24 Ottobre 2025
Giubileo dei cavalieri e dame dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Giubileo dei cavalieri e dame dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Papa Leone XIV li ringrazia per l’aiuto alle comunità di Terra Santa
Il 23 ottobre le Dame e i Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme hanno partecipato all’Udienza con Papa Leone XIV, seguita dalla celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro. “Ubi Petrus, ibi Ecclesia”: il Cardinal Filoni ha evocato il sostegno dei pellegrini alla sollecitudine del Papa per la Terra Santa, la testimonianza della fede cristiana e la libertà del Vangelo. Il Papa “presiede la communio (…) che custodisce la sacramentalità e la santità della Chiesa” aperta all’incontro con le culture e le religioni, ha ricordato il Gran Maestro, nello spirito di fraternità e verità in Cristo: “La dimensione salvifica di Cristo appartiene ora a tutta la Chiesa (…) una speranza escatologica e universale, segno e mistero di fede tra i popoli”. Sant’Elena, che promosse l’edificazione della Basilica del Santo Sepolcro, interceda con Maria, perché “situazioni pur in apparenza insuperabili in Terra Santa, trovino vie di felice soluzione”, secondo la preghiera speciale del Cardinal Filoni. L’Ordine è composto da circa 30.000 Cavalieri e Dame di una quarantina di nazioni sono attualmente organizzati in quasi 60 Luogotenenze e – dove l'Ordine è in fase iniziale di crescita – in una decina di Delegazioni Magistrali. Queste strutture periferiche sono esse stesse composte da diverse Sezioni suddivise a loro volta in Delegazioni. I responsabili locali, Luogotenenti, Delegati Magistrali e Presidenti di Sezioni o di Delegazioni sono affiancati nel loro compito, a vari livelli, dagli ecclesiastici, i Priori. L'impegno spirituale dei membri è accompagnato da un'importante chiamata al sostegno finanziario in favore della Chiesa in Terra Santa, in particolare – ma non solo – del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Il Gran Priore dell'Ordine è il Patriarca Latino di Gerusalemme. Per coordinare l'insieme dell'Ordine a livello universale, il Gran Maestro, un cardinale designato dal Papa, è affiancato da un consiglio di governo che ha sede a Roma, chiamato Gran Magistero. L'esecutivo del Gran Magistero è costituito dal Governatore Generale, quattro Vice Governatori, e il Cancelliere dell'Ordine. Il Governatore Generale segue l'organizzazione strutturale e materiale, in particolare le attività sociali e caritative in Terra Santa. Il Cerimoniere guida e assiste il Gran Maestro nello sviluppo spirituale dell'Ordine. Fanno parte del Gran Magistero anche l'Assessore e il Luogotenente Generale. I mandati di tutti i responsabili dell'Ordine hanno una durata di quattro anni, con la possibilità di un solo rinnovo. L'Ordine del Santo Sepolcro, presente in tutti i continenti attraverso le Sezioni e le Delegazioni nelle quali sono suddivise le Luogotenenze o le Delegazioni Magistrali, promuove iniziative e incontri a sostegno della presenza cristiana in Terra Santa. Ogni Luogotenenza (o Delegazione Magistrale, quando l'Ordine è ancora in fase di fondazione) gestisce le donazioni dei suoi membri con rigorose regole contabili, per presentare un bilancio annuale al Gran Magistero.È in effetti questo l'organo centrale del governo dell'Ordine che coordina l'aiuto globale mandato al Patriarcato Latino che conta circa 60 parrocchie, una quarantina di scuole e più di 150.000 fedeli, in Giordania, Palestina, Israele e Cipro. Le istituzioni del Patriarcato, come le parrocchie e le scuole in particolare, sono sempre l'oggetto principale di questa solidarietà materiale che, in minor misura, riguarda anche precisi progetti di restauro o costruzione sempre convalidati a Roma dal Gran Magistero. La cifra totale degli aiuti inviati in Terra Santa si avvicina ai 10 milioni di euro ogni anno. Nell'ambito della Riunione delle Opere per l'aiuto alle Chiese Orientali, l'Ordine del Santo Sepolcro assume la responsabilità di contribuire anche ad altri progetti nei territori biblici, come in Egitto o in Libano. Inoltre i membri dell'Ordine, tenuti a recarsi regolarmente in pellegrinaggio in Terra Santa, portano un importante sostegno morale ai cristiani di questa regione del mondo che, in un clima di crisi sia economica che politica, cercano di essere protagonisti della “cultura dell'incontro” per il servizio della pace. Cavalieri e Dame hanno anche a cuore di inserirsi nella vita delle loro diocesi, seguendo le direttive del Gran Maestro, per rispondere alle necessità dei più poveri, come per esempio l'accoglienza di profughi e migranti. Le origini storiche dell’Ordine rimangono ancora oscure, anche se una tradizione senza basi documentarie le fa risalire alla prima crociata. In realtà, i primi documenti che attestano un’investitura di Cavalieri denominati “del Santo Sepolcro” sono del 1336. Da quando l'esistenza dell'Ordine è così testimoniata, vale a dire dal XIV secolo, i papi hanno progressivamente e regolarmente manifestato la loro volontà di annettere giuridicamente la sua organizzazione alla Santa Sede. L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha sempre beneficiato, infatti, della protezione dei sommi pontefici che, nel corso dei secoli, l'hanno riorganizzato, amplificando ed arricchendo i suoi privilegi. Clemente VI affidò ai religiosi francescani la cura di servire il Santo Sepolcro nel 1342, ma quella era ancora l'epoca in cui solo i Cavalieri potevano conferire l'Investitura ad altri membri dell'Ordine. Alessandro VI si dichiarò moderatore supremo dell'Ordine nel 1496, e delegò ai francescani il potere di conferire il cavalierato ai nobili e gentiluomini in pellegrinaggio in Terra Santa (potere di investitura). La conferma verbale o con bolla di questo privilegio francescano fu rinnovata da Leone X nel 1516, da Benedetto XIV nel 1746, fino alla ricostituzione del Patriarcato Latino di Gerusalemme da parte di Pio IX nel 1847. La delega pontificia fu allora trasferita al Patriarca poi, nel 1868, Pio IX fece conoscere diffusamente la ricostituzione dell'Ordine con lettere apostoliche. Il cavalierato si aprì con la nomina delle Dame del Santo Sepolcro grazie a Leone XIII, nel 1888. Pio X inoltre decise nel 1907 che il titolo di Gran Maestro dell'Ordine sarebbe appartenuto al Papa stesso. Nel 1932 Pio XI approvò i nuovi statuti e permise a Cavalieri e Dame di ricevere l’Investitura nei loro luoghi di appartenenza, dunque non più solamente a Gerusalemme. Pio XII nominò nel 1940 un cardinale come Protettore dell'Ordine, centralizzando l'organizzazione a Roma, nell'ambito del Gran Magistero, trasferendo il titolo di Gran Maestro al cardinale Canali. Giovanni XXIII approvò i nuovi statuti presentati dal cardinale Tisserant nel 1962. Con il rinnovamento conciliare furono pubblicati nuovi statuti da Paolo VI nel 1977. In seguito Giovanni Paolo II concesse all'Ordine la personalità giuridica vaticana. Oggi l'Ordine cerca di favorire maggiormente l'impegno dei suoi membri nelle Chiese locali auspicando la loro santificazione. E' questa la ragione essenziale e profonda che ha motivato il riesame degli statuti all'epoca della « Consulta » del 2013.
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