08 Dicembre 2025
Fantasmi (Pixabay)
Da sempre l’umanità si chiede: “Cosa c’è dopo la morte?”, “Esiste l’aldilà?”, “E, anche se esistesse, è possibile che qualche traccia dei morti resti qui, nell’aldiquà?” Le storie di apparizioni, presenze e di case infestate attraversano, in effetti, culture e secoli fino ad arrivare alla realtà contemporanea. Oggi, tuttavia, tali narrazioni convivono con il progresso scientifico e con la tecnologia, per quanto la domanda resti fondamentalmente aperta: i fantasmi esistono?
A ben vedere, le storie e le testimonianze sono numerose: figure sfocate avvistate nei corridoi, suoni percepiti nel cuore della notte, sensazioni di non essere da soli in ambienti che sembrano tranquilli. Dal castello di Glamis, in Scozia, in cui si registrano decine di apparizioni di fantasmi ogni anno, all’isola delle bambole, in Messico, che, con migliaia di bambole appese agli alberi, è ritenuta una zona infestata dagli spiriti, evidenti sembrano le tracce lasciate da esseri paranormali in ogni angolo del globo. Persino l’Italia non ne è priva. Dalla vicenda di Azzurrina, la bambina albina scomparsa misteriosamente nel XIV secolo all’interno del Castello di Montebello – a proposito della quale si narra che si sentano tutt’oggi urla e suoni inspiegabili all’interno dell’edificio – a quella di Olimpia Maidalchini, avida cognata di papa Innocenzo X – il cui fantasma si aggirerebbe ancora nei pressi di Villa Doria Pamphilj – le storie sui fantasmi in Italia non sono certamente da meno. Eppure, da un punto di vista strettamente scientifico, la situazione sembrerebbe essere chiara: non esiste finora una prova empirica e riproducibile che confermi definitivamente l’esistenza dei fantasmi in quanto entità sovrannaturali. In tal senso, molti dei fenomeni attribuiti ai fantasmi sono stati spiegati come pareidolia (quella spiccata propensione umana nel vedere figure umane anche laddove non ci sono) o semplice suggestione, per quanto il numero ed il tipo di testimonianze facciano propendere verso tutt’altra direzione. Ad oggi, in fondo, il dilemma resta: se gli strumenti scientifici degli studiosi paiono rilevare il contrario, mentre i sostenitori del paranormale contestano spesso il loro carattere rudimentale, quando il vento soffia improvvisamente in una stanza o un passo riecheggia nel vuoto di un corridoio, è innegabile che qualcuno (o qualcosa) sembra ancora qui tra noi.
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