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Federica Mogherini, dimessa dal Collegio d'Europa dopo le accuse per frode per presunti favoritismi e possibili pratiche di concorrenza sleale

Le indagini, relative al biennio 2021-2022, riguardano presunti fondi UE utilizzati irregolarmente per finanziare l’Accademia diplomatica europea a Bruges e un possibile accesso anticipato a informazioni sulla gara d'appalto da parte del Collegio d’Europa

04 Dicembre 2025

Mogherini dimessa dal Collegio d'Europa dopo le accuse per frode per presunti favoritismi e possibili pratiche di concorrenza sleale

Federica Mogherini, ex Rettrice del Collegio d’Europa

Federica Mogherini si è dimessa dal ruolo di rettrice del Collegio d’Europa. La notizia, che è stata riportata da diverse agenzie di stampa, è arrivata dopo la diffusione di una lettera dell’ex Alta rappresentante dell’UE per la Politica estera. La dimissione arriverebbe in seguito al coinvolgimento dell’ex rettrice in un’inchiesta più ampia per frode, la quale ha messo sotto i riflettori sia il Servizio europeo di azione esterna sia il Collegio d’Europa.

Le dichiarazioni dell'ex rettrice

La Mogherini ha affermato: "in linea con il massimo rigore e correttezza con cui ho sempre svolto i miei compiti, oggi ho deciso di dimettermi dalla carica di Rettore del Collegio d’Europa e Direttore dell'Accademia diplomatica dell'Unione europea. Sono certa che la comunità del Collegio nei nostri tre campus continuerà il percorso di innovazione ed eccellenza che abbiamo tracciato insieme in questi ultimi cinque meravigliosi anni".

L’ex rettrice si è successivamente detta "orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato insieme e sono profondamente grata per la fiducia, la stima e il sostegno che gli studenti, i docenti, il personale e gli ex allievi del Collegio e dell’Accademia mi hanno dimostrato e continuano a dimostrarmi. È stato un onore e un piacere per me servire la comunità del Collegio e la sua missione, insieme a tutti voi".

 

L’inchiesta per frode

L’inchiesta che coinvolge Mogherini riguarda presunti favoritismi e possibili pratiche di concorrenza sleale nell’assegnazione, da parte del Collegio d’Europa, di un programma di formazione di nove mesi rivolto a futuri diplomatici dell’UE. I fatti contestati risalirebbero al biennio 2021-2022. Tra i reati ipotizzati dalla Procura europea figurano la frode nella concessione di appalti pubblici, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale.

Nel dettaglio, le indagini riguardano il presunto utilizzo irregolare di fondi UE da parte di due soggetti coinvolti nell’appalto per finanziare la nuova Accademia diplomatica europea, un programma annuale di formazione per diplomatici sostenuto dal Servizio diplomatico dell’Unione e ospitato a Bruges. Gli investigatori stanno verificando se il Collegio d’Europa o alcuni suoi rappresentanti abbiano avuto accesso anticipato a informazioni riservate relative alla gara d’appalto.

L’inchiesta si concentra anche sull’acquisto, avvenuto nel 2022, di un edificio a Bruges da parte del Collegio per 3,2 milioni di euro, destinato a ospitare i partecipanti dell’Accademia. L’acquisto è avvenuto poco prima che il SEAE bandisse una gara, poi aggiudicata allo stesso Collegio per un finanziamento di 654 mila euro.

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