13 Novembre 2025
Jozsef Varadi, CEO
Wizz Air ha chiuso il primo semestre con risultati superiori alle attese, registrando un utile operativo di 439,2 milioni di euro (+25,8%) e un utile netto di 323,5 milioni (+2,6%). I passeggeri trasportati sono stati 36,5 milioni (+9,8%) con ricavi pari a 3,34 miliardi (+9%), sostenuti sia dalla biglietteria passeggeri (1,93 miliardi) sia dai ricavi accessori (1,42 miliardi).
Il CEO Jozsef Varadi ha spiegato che la compagnia sta gestendo con cautela la capacità per la stagione invernale, prevedendo un calo dei ricavi unitari ma un load factor stabile. Intanto, la società ha rinviato la consegna di 88 Airbus dal 2030 al 2033 per ridurre i costi e rafforzare la redditività. Le difficoltà legate ai motori Pratt & Whitney restano un fattore di pressione, con 35 aerei ancora fermi a fine settembre rispetto ai 41 di giugno. La compagnia ha inoltre risentito delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e in Europa orientale, che hanno portato alla chiusura della base di Abu Dhabi.
Dopo la pubblicazione dei conti al 30 settembre 2025, le azioni di Wizz Air Holdings Plc sono balzate di oltre il 9%, spinte dal miglioramento dei profitti, dalla maggiore liquidità e da una gestione più efficiente dei costi.
L’EBITDA è aumentato a 981,3 milioni di euro (+18,8%), con un margine del 29,4%, grazie alla riduzione delle interruzioni dei voli e all’assenza di costi straordinari per il wet lease. La capacità (ASK) è cresciuta dell’8,9%, mentre il ricavo unitario per chilometro è rimasto stabile a 4,98 centesimi di euro. Il costo unitario è invece sceso a 4,46 centesimi, segno di una maggiore efficienza operativa.
Le spese per carburante sono diminuite del 2,1% a 928,3 milioni di euro grazie a prezzi medi più bassi, mentre i costi del personale e di manutenzione sono aumentati rispettivamente del 16,9% (327,3 milioni) e del 16,4% (205,2 milioni), in linea con l’espansione della flotta e gli adeguamenti salariali.
La puntualità dei voli è migliorata di oltre 11 punti percentuali, raggiungendo il 69,3%, a conferma dei progressi nella gestione operativa. Sul piano finanziario, la liquidità complessiva è salita del 14,3% a 1,98 miliardi di euro, mentre il debito netto è sceso del 2,5% a 4,83 miliardi, garantendo una struttura patrimoniale solida e la copertura delle prossime scadenze, tra cui il bond da 500 milioni in maturazione a gennaio 2026.
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