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OPAS Mps-Mediobanca, il Monte ottiene il controllo raggiungendo il 62,3%; Nagel verso le dimissioni, lista nuovo CdA per assemblea del 28 ottobre

Si chiude l’OPAS di Mps su Mediobanca con adesioni che arrivano al 62,3% del capitale; la riapertura per la vendita dei titoli di Piazzetta Cuccia è prevista tra il 16 e il 22 settembre

08 Settembre 2025

Mediobanca, Nagel resiste e accusa i grandi soci di conflitto d'interessi; Mps pianifica la svolta nella governance

Si chiude oggi, 8 settembre, l’OPAS di Mps su Mediobanca: il Monte ottiene il controllo raggiungendo il 62,3% del capitale con il conferimento di 134.114.712 azioni, pari a circa il 16,5%I titoli Mediobanca potranno essere consegnati in occasione della riapertura dei termini prevista tra il 16 e il 22 settembre; il raggiungimento del 66-67% delle azioni di Piazzetta Cuccia da parte di Mps aprirebbe la strada alla convocazione di un’Assemblea straordinaria e, con i due terzi del capitale, all’avvio della fusione dei due istituti in una singola entità.

Con la quota di adesioni all'OPAS pari al 62,3%, l'AD di Mediobanca, Alberto Nagel, va verso le dimissioni nella riunione del board fissata per il 18 settembre. Si attende l'Assemblea del 28 ottobre per la lista del nuovo CdA.

Con la chiusura di venerdì 29 agosto, le partecipazioni all'OPAS erano salite al 45,8% del capitale con oltre 43,7 milioni di azioni conferite, pari a più del 5% del capitale sociale. Ancor prima, all’operazione avevano aderito alcuni soci storici quali la famiglia Doris, tramite la holding Finprog, mantenendo una quota dello 0,96% di Piazzetta Cuccia corrispondenti a circa 8 milioni di azioni, e la famiglia Tortora, titolare di circa l’1,1% del capitale, portando la percentuale di adesioni al 41,38%.

L'Assemblea del 28 ottobre

Il 28 ottobre è convocata l'Assemblea di Mediobanca per l'approvazione del bilancio, durante la quale si procederà con il voto per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Mps, in qualità di primo azionista, presenterà una lista di maggioranza, su indicazione anche di Delfin e Caltagirone, che, non essendo istituti bancari, non potranno avanzarne una loro.

Alberto Nagel, CEO di Mediobanca dal 2008, si presenterà come dimissionario; i principali candidati al ruolo di futuro AD sono Mauro Micillo (Responsabile di Intesa Sanpaolo IMI), Marco Morelli (Presidente di Axa IM e ex AD di Mps) e Fabrizio Palermo (CEO di Acea e Consigliere di Generali).

Per la carica di Presidente sono emersi i nomi di Luigi De Vecchi (Presidente EMEA Banking, Capital Markets Advisory di Citi) e Renato Pagliaro (Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca); si riducono le probabilità che Vittorio Grilli (ex Direttore generale del Tesoro e attuale Responsabile delle attività europee di J.P. Morgan) assuma la presidenza. 

La governance

Il modello di governance che si vorrebbe designare è quello di un Presidente nominato, indicato o comunque gradito al governo, e un Amministratore Delegato che possa poi essere nominato invece dal nuovo azionista Mps e che possa poi guidare il processo di successione e integrazione della nuova combined entity. Restano poi da definire le deleghe per gestire l’eventuale periodo intercorrente tra le dimissioni di Nagel, che verranno consegnate in occasione del CdA del 18 di settembre, e l’Assemblea del 28 ottobre, che nominerà il nuovo Consiglio.
L’ipotesi potrebbe essere una soluzione interna per gestire le attività correnti gradita a Delfin e a Caltagirone, sino alla data dell’Assemblea, ovvero i consiglieri Sandro Panizza e Sabrina Pucci presenti nel CdA dal 2023.

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