25 Agosto 2025
Mps e Mediobanca catalizzano l’attenzione a Piazza Affari nella prima seduta della settimana. I loro titoli contribuiscono ai rialzi dell’indice FTSE MIB: Mps guadagna il 1,58% attestandosi a €8,43, mentre Mediobanca registra un progresso dell’1,02% a quota €21,73. Gli investitori scommettono su un possibile rilancio dell’OPS lanciata da Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca.
Dopo la bocciatura, da parte dell’Assemblea degli azionisti, dell’Offerta Pubblica di Scambio promossa da Mediobanca su Banca Generali, il percorso per Mps appare ora più agevole.
L’OPS di Mps per conquistare Piazzetta Cuccia è partita il 14 luglio e si concluderà l’8 settembre. L’istituto senese si appresta a consolidare un ruolo di primo piano nel panorama finanziario nazionale; l’operazione rafforza la prospettiva di realizzazione di un terzo polo bancario, progetto sostenuto dal governo Meloni fin dall’inizio del mandato.
La mancata approvazione del progetto difensivo elaborato da Alberto Nagel, CEO di Mediobanca, è riconducibile al progressivo disimpegno dei soci storici dell’istituto di Piazzetta Cuccia. Il ritiro di azionisti di peso come il gruppo Gavio e Mediolanum — espressione delle famiglie Doris e Berlusconi — ha indebolito il fronte a sostegno della governance attuale, rafforzando così la posizione dell’asse Caltagirone-Delfin.
Il mercato guarda ora a un possibile rilancio da parte di Rocca Salimbeni per chiudere l’operazione su Mediobanca. Dopo la pubblicazione, a inizio agosto, di risultati solidi e prospettive di crescita favorevoli, Mps potrebbe decidere di rafforzare l’Offerta utilizzando parte dell’eccesso di capitale, stimato in oltre €2,8 miliardi.
Un eventuale miglioramento delle condizioni, nonostante le adesioni all’OPS restino contenute (19,4% al 21 agosto), potrebbe incentivare ulteriori sottoscrizioni, avvicinando Mps alla soglia del 50% più un’azione, necessaria per ottenere il controllo di Mediobanca.
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