Golden power, Mef comunica a Bruxelles: prescrizioni su UniCredit decadute, regole definite per operazioni in Russia
Il Tesoro precisa che eventuali future offerte richiederanno un nuovo procedimento; Palazzo Chigi ha indicato regole per pagamenti e attività russe conformi alle norme internazionali
Secondo il Tesoro, qualora UniCredit presentasse in futuro una nuova offerta — anche identica a quella originaria — sarebbe necessario aprire un nuovo procedimento, con un’autonoma valutazione e una nuova delibera del Consiglio dei ministri. La Commissione europea ha già espresso perplessità preliminari su questa interpretazione, ipotizzando che il decreto emanato a Pasqua possa violare l’articolo 21 del Regolamento Ue sulle concentrazioni e altre norme comunitarie.
Chiarimenti sulle prescrizioni
Nella risposta a Bruxelles, il Mef ha precisato di aver fornito a UniCredit, in sede di monitoraggio, chiarimenti su diversi punti, superando alcune obiezioni iniziali della Commissione. Il Ministero ha sottolineato che le prescrizioni devono essere applicate secondo criteri di collaborazione e buona fede, verificando se eventuali inadempienze siano effettivamente attribuibili all’operatore.
Sul capitolo Russia, il Mef ha chiarito che il termine di nove mesi per l’uscita dal mercato avrebbe potuto essere prorogato in caso di mancata autorizzazione da parte delle autorità locali. Inoltre, i pagamenti non sarebbero stati inclusi tra le attività da cessare, a condizione che fossero conformi alle normative internazionali, prudenziali e antiriciclaggio, per evitare impatti negativi sulle imprese italiane presenti in Russia.
Il Governo, nella sua nota, ha richiamato la sentenza del Tar, sottolineando di essersi attenuto alle valutazioni del tribunale, che ha esaminato sia i fondamenti legali e fattuali del provvedimento sia le relazioni di competenza tra autorità italiane ed europee, comprese Commissione e Bce. La Commissione europea valuterà ora la risposta italiana, come confermato dalla portavoce Lea Zuber.
Procedura Eu Pilot in corso
Parallelamente, nell’aprile scorso la Commissione ha avviato con l’Italia un confronto nell’ambito della procedura Eu Pilot sulla normativa nazionale sui poteri speciali, che consente interventi in operazioni nel settore finanziario. Palazzo Chigi ha già trasmesso la propria replica alla lettera di Bruxelles, attualmente al vaglio della Commissione.
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