09 Aprile 2025
Antonio Cavarero, Head of Investments di Generali Asset Management, riguardo l'attuale situazione in Borsa in seguito ai dazi di Trump ha dichiarato:
Come vede questa fase di mercato?
"L'economia mondiale ha prosperato per decenni grazie a un commercio internazionale senza ostacoli significativi. I dazi imposti dagli Stati Uniti rischiano di creare instabilità economica e finanziaria. Sarà importante capire per quanto tempo questi dazi resteranno in vigore: più l'amministrazione USA sarà disposta a mitigarne gli effetti, più facilmente la volatilità diminuirà. In caso contrario, potremmo vedere una discesa delle borse e maggiori rischi di recessione, soprattutto negli USA. Il danno maggiore potrebbe essere alla credibilità del sistema americano, con ripercussioni mondiali."
Come vede le politiche monetarie Usa ed Europa in questo contesto?
"In questa fase di incertezza, le banche centrali devono controllare crescita e inflazione. La FED rischia di affrontare la stagflazione, limitando il suo margine di manovra, mentre la ECB deve gestire spinte disinflazionistiche causate da un ciclo economico debole, prezzi delle materie prime bassi e un'offerta cinese in cerca di un mercato alternativo agli USA. Questo dovrebbe supportare i mercati obbligazionari europei e favorire l'azionariato europeo."
Che macro trend di investimenti vede nei prossimi anni?
"Al di là della volatilità estrema di questi giorni e nell'ipotesi di un compromesso accettabile, restano validi alcuni temi di investimento di medio lungo periodo. L'Europa dovrà aumentare il proprio impegno nella propria difesa, con tutti gli investimenti che ne conseguono anche in tecnologie avanzate. Inoltre, lo sviluppo dell'intelligenza artificiale si andrà ad incrociare con altre linee di sviluppo quali, per esempio, biotecnologie, healthcare e farmaceutica."
Dove gli italiani possono investire i propri risparmi?
"Anche evitando scenari estremi nella guerra commerciale, è probabile che ci sia una certa disaffezione verso gli asset americani a favore di quelli europei. Tuttavia, si creeranno frizioni nel commercio internazionale e l'esposizione a mercati protetti da dazi dovrà essere valutata con attenzione, preferendo settori basati sull'economia locale e regionale. L'obbligazionario europeo dovrebbe funzionare bene, sia i titoli di Stato come i Btp, sia la componente corporate investment grade. Un probabile indebolimento del dollaro dovrebbe favorire i paesi emergenti, facendo attenzione a quelli non colpiti dai dazi USA e alla volatilità delle materie prime."
Nei mercati azionari, sarebbero da favorire quei settori europei non esposti al mercato americano e più in grado di approfittare di minori costi delle materie prime, oltre al settore della difesa, che sarà comunque oggetto di importanti investimenti. In un'ottica più lunga, paziente e in grado di affrontare volatilità, alcuni temi di crescita tecnologica restano comunque validi (es. biotech), anche se dovranno affrontare condizioni finanziarie molto meno favorevoli. Guardando le dimensioni aziendali è difficile definire una regola aurea: le grandi aziende sono favorite nell'affrontare momenti di difficoltà generale in forza di bilanci più grandi e migliore accesso al credito, mentre quelle piccole, se nel settore giusto, possono adattarsi meglio alle nuove situazioni di mercato.
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