La posizione di Eni riguardo alla ripresa degli approvvigionamenti di gas dalla Russia è chiara: Descalzi dice no, non rientra nella strategia dell'azienda, nemmeno se, come sperano tutti, dovesse arrivare la pace in Ucraina. Claudio Descalzi, amministratore delegato del colosso energetico italiano, spiega le motivazioni di questa decisione. Secondo Descalzi, la scelta di non tornare a rifornirsi dalla Russia è il frutto di una ricalibrazione degli approvvigionamenti, che ha visto Eni investire in nuovi contratti a lungo termine con altri paesi, rendendo impossibile un ritorno sui passi precedenti. Nonostante il gas russo non sia soggetto a sanzioni, Eni non acquista più gas dalla Russia da oltre due anni. “Ci sono ancora paesi che dipendono da Gazprom, come Austria e Germania, e utility italiane potrebbero essere interessate. Ma per noi non ha senso tornare indietro. Abbiamo investito ingenti risorse per garantire la sicurezza energetica dell'Italia e dell'Europa”, afferma Descalzi. Inoltre, solleva una questione pratica: il gas russo non potrebbe essere facilmente trasportato, considerando che infrastrutture come il gasdotto Nord Stream sono inutilizzabili, e altre rotte, come quella attraverso l'Ucraina, sono state interrotte.
La posizione del Ministro Picchetto Fratin in un'intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia
Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato dal Giornale d’Italia, ha affrontato temi cruciali come il distacco dell'Europa dal gas russo e la situazione energetica attuale. Pichetto ha ammesso che la decisione di abbandonare il gas russo, pagando prezzi molto più alti per il GNL, è stata problematica e che ora bisogna trovare soluzioni insieme all'UE. Ha sottolineato che l'Italia ha continuato a comprare gas russo fino al 31 dicembre 2024, con l'Ucraina che ha interrotto definitivamente le forniture. In caso di pace, ha aggiunto, potrebbero riaprirsi rapporti commerciali, incluso quello con Gazprom, con un possibile abbassamento delle bollette. Il commento di Descalzi sui risultati finanziari 2024 di Eni
Il commento di Descalzi sui risultati finanziari di Eni nel 2024
Sui risultati finanziari di Eni del 2024, Descalzi afferma che nonostante gli utili siano diminuiti a causa del calo dei prezzi del petrolio, la società ha sorpreso positivamente gli analisti, con una forte generazione di cassa che ha raggiunto i 13,6 miliardi di euro, permettendo di coprire capex e dividendi. “Siamo riusciti ad aumentare la produzione oltre il target di 1,7 milioni di barili al giorno. E con l’accordo con Petronas creeremo un leader in Asia con una produzione combinata di 500mila barili equivalenti”, commenta Descalzi. Non solo, Eni ha distribuito oltre 5 miliardi di euro tra dividendi e buyback agli azionisti, confermando il proprio impegno verso i investitori.
Parlando delle sue società satellite, Descalzi sottolinea come queste abbiano contribuito significativamente alla crescita di Eni. KKR ha acquisito un ulteriore 5% di Enilive, portandosi al 30%. Inoltre, per Plenitude, società che si occupa di energie rinnovabili, c’è ancora spazio per nuovi azionisti. "Plenitude ha fino a un 20% di capitale da cedere. Abbiamo in corso un beauty contest, c’è molto interesse", spiega Descalzi. La strategia prevede anche una possibile quotazione in borsa in futuro, ma solo dopo aver completato questa fase di ingresso di investitori privati.
Le possibili acquisizioni
Riguardo a un possibile interesse di Plenitude per l'acquisto di Acea Energia, Descalzi è cauto, precisando che, al momento, non ha visto il dossier. Tuttavia, non esclude a priori acquisizioni future, purché si tratti di opportunità che si sviluppino in modo vantaggioso per entrambe le parti.
Un'altra novità emersa dal piano industriale di Eni riguarda il futuro settore della fornitura di energia ai data center. Descalzi annuncia che l'azienda sta valutando la creazione di una società satellite dedicata a questo business, dato l’enorme fabbisogno energetico di questi impianti. “I data center necessitano di forniture energetiche non interrompibili. Noi possiamo garantirle tramite gas e, allo stesso tempo, decarbonizzare il processo tramite la cattura e stoccaggio di CO2”, spiega l’ad. Inoltre, Eni è pronta a mettere a disposizione terreni e capacità computazionale, creando così nuove opportunità di crescita.
Fonte: Milano Finanza