19 Febbraio 2025
Le azioni di Nissan hanno registrato un forte aumento alla Borsa di Tokyo, con un guadagno del 5,8% nella giornata di martedì 18 febbraio, dopo che sono circolate voci su una possibile ripresa dei colloqui per una fusione con Honda. Il produttore giapponese, attualmente in difficoltà finanziarie e con un elevato indebitamento, aveva avviato trattative con Honda verso la fine del 2024 per una potenziale integrazione, che avrebbe potuto portare alla creazione del terzo costruttore automobilistico mondiale entro il 2026. Tuttavia, i negoziati erano stati sospesi a causa di divergenze sulle condizioni dell’accordo.
Secondo alcuni rumors, Honda sarebbe disposta a riprendere le trattative solo se venisse effettuato un cambiamento ai vertici di Nissan, quindi a condizione che l’attuale CEO di Nissan, Makoto Uchida, abbandoni la guida dell’azienda. Questa possibilità ha spinto gli investitori a reagire positivamente, con un aumento anche delle azioni di Mitsubishi Motors (+8,6% in Borsa), che inizialmente era coinvolta nel progetto di fusione.
Il gruppo Nissan ha attraversato una fase di crisi con una diminuzione delle vendite in Cina, portando a misure drastiche come il taglio di 9.000 posti di lavoro e una riduzione del 20% della capacità produttiva. In questo scenario, la fusione con Honda potrebbe rappresentare una mossa strategica per rafforzare la competitività nel mercato automobilistico globale.
Honda, tuttavia, ha espresso preoccupazioni per la lentezza della ristrutturazione di Nissan e le sue difficoltà finanziarie. Nel frattempo, il consiglio di amministrazione di Nissan e la partner Renault, che detiene il 35% del capitale, starebbero esercitando pressioni su Uchida per una sua uscita nei prossimi mesi.
Se il legame tra Nissan e Honda dovesse riprendere, si potrebbero aprire nuovi orizzonti per l’industria automobilistica giapponese, creando sinergie industriali e tecnologiche tra le due realtà. Inoltre, un’alleanza a tre con Mitsubishi potrebbe essere vantaggiosa per quest’ultima, permettendole di ridurre la dipendenza da Nissan e consolidare la propria posizione nel mercato Sud-Est asiatico.
Nissan ha annunciato anche una riorganizzazione delle sue attività in Thailandia, con la chiusura di uno dei suoi impianti di assemblaggio e il consolidamento delle linee di produzione per ridurre i costi. L’impianto dismesso verrà riconvertito per la produzione di componenti in plastica e per la logistica, parte di un piano di trasformazione globale volto a rafforzare la posizione dell’azienda nei mercati del Sud-Est asiatico. Nissan punta anche ad una ricerca di nuovi alleati per mantenere l’equilibrio, infatti sembrerebbe che il colosso tecnologico taiwanese Foxconn e la società diprivate equity Kkr siano interessati a investire in Nissan.
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