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Stellantis, in Italia produzione dimezzata a 475mila veicoli, tornata ai livelli Fiat degli anni '50, Mirafiori maglia nera con sole 25mila auto

I sei stabilimenti italiani del gruppo hanno assemblato complessivamente 475.090 veicoli, una diminuzione del 45% rispetto all’anno precedente, secondo i dati della Fim-Cisl

03 Gennaio 2025

Stellantis, produzione dimezzata a 475mila veicoli, tornata ai livelli Fiat degli anni '50, Mirafiori maglia nera con sole 25mila auto

Stabilimento Mirafiori di Stellantis, fonte: imagoeconomica

La produzione di auto di Stellantis in Italia nel 2024 ha subito un drastico calo, segnando un ritorno ai livelli degli anni '50, più precisamente del 1956. I sei stabilimenti italiani del gruppo hanno assemblato complessivamente 475.090 veicoli, una diminuzione del 45% rispetto all’anno precedente, secondo i dati della Fim-Cisl.

Di questi veicoli, 283.090 erano autovetture, mentre i mezzi commerciali hanno registrato una flessione più contenuta del 16,6%, con un calo di 38.000 unità.

I fattori del crollo della produzione di Stellantis

Il tracollo produttivo non è attribuibile unicamente alla contrazione delle immatricolazioni, che nel 2024 sono calate dello 0,5% in Italia. Altri fattori includono la scarsità di modelli a basso costo, fondamentali per sostenere i volumi, e il rallentamento della transizione elettrica dovuto alla scarsa domanda dei consumatori, che statisticamente continuano a non apprezzare le caratteristiche dei modelli elettrici. Quest’ultimo aspetto ha avuto un forte impatto su Mirafiori, dove la produzione della Fiat 500 elettrica è diminuita di due terzi, con un calo complessivo del 70%. Anche la linea Maserati ha registrato un crollo, passando da 41.000 unità prodotte nel 2017 a sole 2.250 nel 2024.

Circa 20.000 dipendenti di Stellantis sono stati coinvolti in periodi di cassa integrazione e chiusure anticipate degli stabilimenti per le festività, riflettendo le difficoltà della filiera produttiva. La strategia dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares, che ha privilegiato la riduzione dei volumi per aumentare i prezzi, ha contribuito a questa situazione. Sebbene abbia garantito margini record e dividendi elevati per gli azionisti, la mancanza di una gamma competitiva e l’eccessiva crescita dei prezzi hanno portato a un declino significativo della domanda.

I piani per il futuro

Con l’uscita anticipata di Tavares dal ruolo di CEO, la guida è stata assunta ad interim da John Elkann. Stellantis ha annunciato un piano di investimenti di 2 miliardi di euro in Italia per il 2025, con l’obiettivo di riportare la produzione a un milione di veicoli entro il 2026, a condizione che il mercato lo permetta. Il piano prevede nuovi modelli a Pomigliano, il rilancio della 500e a Mirafiori e un’espansione della gamma di veicoli commerciali ad Atessa. Tuttavia, il responsabile europeo Jean-Philippe Imparato ha già avvertito che il 2025 sarà un altro anno difficile prima di un possibile miglioramento.

La situazione critica di Stellantis riflette una crisi più ampia dell’industria automobilistica in Italia e in Europa, segnata dall’assenza di modelli competitivi e da difficoltà legate alla transizione ecologica. Nonostante i progetti annunciati, il rilancio richiederà tempo e un forte impegno per riconquistare il terreno perso.

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