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Bce, tassi di interessi invariati al 4,5% nella riunione di oggi in attesa dei dati su inflazione e Pil di marzo, Lagarde: "Possibili tagli a giugno"

Le previsioni degli analisti dopo le parole della presidente della BCE. Decisione sui tassi prevista per le 14.15 e conferenza stampa al via alle 14.45

25 Gennaio 2024

Banche, Lagarde afferma che non c'è allarme nell'Ue: "Settore forte e Bce pronta se serve"

Lagarde. Fonte: Imagoeconomica

La riunione del consiglio direttivo Bce di oggi è carica di aspettative sulla conferenza di Christine Lagarde: secondo le previsioni degli analisti, i tassi d'interesse rimarranno al 4,5% in attesa dei dati su inflazione e Pil della prossima riunione, prevista per marzo.

Bce, tassi di interessi invariati al 4,5% nella riunione di oggi: la previsione degli analisti

L’incontro di Francoforte di stamane, con decisione sui tassi alle 14.15 e conferenza stampa di Lagarde al via alle 14.45, è il primo del 2024. L’anno si preannuncia impegnativo e decisivo per l’Eurotower, alle prese con un’inflazione ancora oltre il target del 2% e con un’euforia dei mercati sulla presunta imminente diminuzione del costo del denaro, in contrasto con i toni più cauti di Lagarde. La presidente della BCE, a Davos aveva infatti risposto così ai giornalisti che le chiedevano di un possibile taglio dei tassi verso giugno“Direi che è probabile, ma devo essere cauta, perché stiamo anche dicendo che dipendiamo dai dati, che c’è ancora un certo livello di incertezza e alcuni indicatori non sono ancorati al livello al quale vorremmo vederli”.

Sullo sfondo, come ribadito dai verbali Bce di dicembre da poco pubblicati, resta alta l’attenzione verso un andamento economico dell’Eurozona debole e piena di ostacoli, quali le turbolenze geopolitiche in Medio Oriente, che minacciano un rialzo dell’inflazione, e il rallentamento della Germania, un tempo locomotiva d’Europea. Con queste premesse, la riunione Bce di oggi, 25 gennaio, è molto attesa da investitori e politici. Nei meeting di ottobre e dicembre 2023, la banca centrale aveva deciso di lasciare invariato il costo del denaro dopo aumenti record a partire da luglio 2022.

Bce, strategia attendista di Lagarde su tassi d'interesse: invariati in attesa dei dati su inflazione e PIL

In attesa di dati più chiari sul percorso disinflazionistico, dall’autunno scorso a oggi sembra quindi che la politica monetaria dell’Eurotower abbia sposato la strategia attendista di un costo del denaro “più alto, più a lungo” . Secondo la maggior parte degli analisti, la Bce manterrà ancora i tassi invariati, aspettando l’aggiornamento dei dati su Pil e inflazione nella riunione di marzo per provare, eventualmente, a dare indicazioni più precise su una diminuzione del costo di finanziamento. Tuttavia, nessun annuncio al riguardo è atteso nel prossimo meeting.

Il motivo di tale prudenza risiede soprattutto nei dati sull’inflazione. La riunione del 25 gennaio arriva dopo che l’indice dei prezzi al consumo in Eurozona è aumentato a dicembre per la prima volta da aprile, raggiungendo il 2,9%. Tensioni geopolitiche e crescita dei salari sono oggi i motivi che pressano la Bce. L’inflazione dell’Eurozona potrebbe infatti essere più vischiosa del previsto a causa dei maggiori costi di trasporto marittimo deviati dopo gli attacchi nel Mar Rosso. In aggiunta, un mercato del lavoro resiliente e accordi sindacali in corso possono spingere verso l’alto gli stipendi.

Taglio tassi interesse, le previsioni di Generali Investments e Goldman Sachs

In attesa di ricevere indicazioni più precise, Generali Investments, tenendo conto delle dichiarazioni della Lagarde, prevede che il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (BCE) si vedrà soltanto nel mese di giugno. A seguito dei dati sull’inflazione nel complesso favorevoli, i mercati hanno iniziato a ipotizzare i tagli dei tassi di riferimento della BCE a partire dal secondo trimestre. I recenti commenti dei membri del Consiglio direttivo sono stati più eterogenei e la Presidente Lagarde ha nuovamente sottolineato l’importanza degli accordi salariali collettivi di quest’anno” ha commentato Martin Wolburg, senior economist di Generali Investment, aggiungendo che la riunione di giovedì dovrebbe confermare un atteggiamento attendista, alla luce della dipendenza dai dati.“Continuiamo a prevedere un primo taglio dei tassi solo a giugno e riteniamo che quanto emergerà durante la conferenza stampa sarà coerente con questa stima”.

Scommettono invece su un taglio dei tassi anticipato gli analisti di Goldman Sachs che collocano la prima sforbiciata dei tassi di interesse di 25 punti base ad aprile. Gli esperti della banca Usa si dicono allo stesso tempo fiduciosi nel suo scenario di base di tagli consecutivi di 25 punti base fino a quando il tasso di deposito non raggiungerà il 2,25% all’inizio del 2025.

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