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Rapporto Bankitalia sui mutui casa: tassi di interesse in aumento a marzo 2023 al 4,36% vs 4,12% di febbraio

Tassi di interesse sui mutui, per l'acquisto di abitazioni, in aumento in Italia a marzo 2023 al 4,36%. Rispetto ad un TAEG al 4,12% rilevato per il mese di febbraio secondo quanto reso noto dalla Banca d'Italia

10 Maggio 2023

Rapporto Bankitalia sui mutui casa marzo 2023

Tassi di interesse in aumento a marzo 2023 al 4,36% vs 4,12% di febbraio sui mutui

In linea con le attese, l'aumento del costo del denaro, da parte della Banca Centrale Europea (BCE), sta generando un aumento diffuso, in Italia, sui tassi di interesse applicati dalle banche per i finanziamenti ipotecari. La conferma in merito arriva direttamente da Bankitalia che, per il mese di marzo del 2023, ha rilevato un aumento dei tassi di interesse sui mutui per l'acquisto della casa.

TAEG sui mutui casa in Italia, a marzo salgono al 4,36% rispetto al 4,12% di febbraio

Precisamente, sui prestiti per l'acquisto di abitazioni, nel mese di marzo del 2023, il tasso medio applicato si è attestato al 4,36%. Ovverosia in aumento rispetto al 4,12% del mese di febbraio del 2023. Con il tasso rilevato dalla Banca d'Italia che è rappresentato dal TAEG, ovverosia dal Tasso Annuale Effettivo Globale. Che è l'indicatore che identifica il costo del mutuo per la casa comprensivo delle spese accessorie.

Allarme caro mutui a tasso variabile, le rate aumentano fino a 25 euro al mese secondo il Codacons

Già nei giorni scorsi, e quindi prima della pubblicazione dell'odierno rapporto di Bankitalia, il Codacons aveva lanciato l'allarme sui caro mutui. Nel ricordare, tra l'altro, che in Italia ci sono ben 2,4 milioni di famiglie che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Con molte di queste che sono in difficoltà con il pagamento delle rate.

Dato che queste sono aumentate con una maggiore spesa che, in base alle stime del Codacons, si aggira tra i +15 euro ed i +25 euro a rata mensile. In più, il picco dei rincari per i mutui potrebbe non essere stato toccato. Dato che non si esclude che la Banca Centrale Europea guidata dal presidente Christine Lagarde, al fine di contenere la dinamica crescente dell'inflazione, possa decidere per ulteriori aumenti del costo del denaro.

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