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Nuovo codice appalti pubblici, Salvini: "Obiettivo tagliare burocrazia, tempi persi e offrire più lavoro"

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del nuovo codice degli appalti pubblici, composto da 230 articoli e 35 allegati. Innalzata la soglia dell'affidamento dei lavori

16 Dicembre 2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del nuovo codice degli appalti pubblici, con grande soddisfazione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il nuovo codice è composto da 230 articoli e 35 allegati. L'obiettivo sarà quello di "tagliare burocrazia, tagliare tempi persi, tagliare sprechi e offrirà  più lavoro".

Salvini, approvato nuovo codice appalti pubblici

Il leader della Lega illustra le novità in conferenza stampa insieme al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. "È stato un passaggio importante, per quello che mi riguarda l'iniziativa più importante da 55 giorni, ovvero da quando questa legislatura ha giurato". 

Il vicepremier ha detto che il nuovo codice degli appalti pubblici "viene incontro alle Pmi, permetterà di aprire cantieri in tempi più veloci. E creerà posti di lavoro". "Dal mio punto di vista personale, rivedere l'abuso d'ufficio è fondamentale ma non voglio sostituirmi ai ministri competenti". Per Salvini "la migliore battaglia alla corruzione" sta proprio nel rendere "più breve l'iter: meno uffici devi girare, più rapido è l'appalto, più difficile per il corrotto incontrare il corruttore". Mentre garantire all'edilizia di procedere con il loro lavoro è necessario perché "un cantiere sbloccato corrisponde a circa 17.000 posti di lavoro." 

Salvini innalzata la soglia di affidamento

Salvini ha poi affermato che nel nuovo codice degli appalti "c'è innalzamento della soglia dell'affidamento dei lavori su indicazione del Consiglio di Stato sotto la quale i comuni possono procedere con l'appalto in maniera diretta senza fare ulteriori passaggi, si tratta di più dell'80% degli appalti". Il ministro ha sottolineato che "se questo codice fosse già in vigore, l'80% degli appalti sarebbe più rapido, più veloce, più efficace e innovativo e ciò significa lavoro".

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha invece spiegato che l'Anac "ha un ruolo all'interno del codice appalti coerente con la sua funzione, erano previste delle prerogative che poi sono state eliminate nel testo varato dal Cdm. "Questa non è l'ultima parola, tutti quelli che hanno titolo di formulare proposte migliorative potranno farlo".

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