Economia Finanza
05 Novembre 2022
analisi di Massimo d'Ambrosio
Rialzo del 3,34% per la Borsa di Milano nell’ultima settimana di contrattazioni a cavallo del ponte dei Santi, che si chiude con ottime previsioni per l’economia italiana e stime di crescita non inferiori al 3,7%. Gli operatori hanno acceso i riflettori sull’indice italiano ha realizzato una figura grafica di inversione che gli operatori chiamano “doppio minimo”. In seguito ad una netta tendenza ribassista avviata dalla seconda metà di settembre, ha sfiorato per due volte la soglia dei 20.100 punti, senza però riuscire a infrangerla al ribasso. In questo caso, il Ftse Mib è arrivato esattamente a target della figura grafica a 23.100 punti prima di virare al ribasso.Il quadro tecnico di breve periodo del FTSE MIB mostra dunque un'accelerazione al rialzo della curva, che non possiamo farci scappare.
Ma vediamo ora quali sono le tendenze da tenere d’occhio nelle prossime settimane. Nelle ultime sedute del mese di ottobre si nota una inflazione più resiliente rispetto alle aspettative del mercato. Ma si è ridotta la volatilità delle azioni rispetto alle obbligazioni (dal 31,6% al 27,4%). Alcuni operatori ritengono che assisteremo a una serie di rialzi, magari anche di breve durata, ma decisamente incoraggianti. Dunque, in attesa che lo S&P scenda a 3.400 punti prima di riavviare gli acquisti, puntiamo lo sguardo verso l’indice dei settori più ciclici nell’area euro, che è cresciuto del 7,5%.
Attenzione al settore tech statunitense che appare sopravvalutato almeno del 30%, anche se i prezzi delle azioni sono calati di un terzo dall’inizio dell’anno. Meglio stare alla larga dai titoli con price/earning troppo alto rispetto ai tassi reali e spread creditizi elevati, che rivelano un rendimento da dividendi non abbastanza affidabile.
Piazza Affari accelera mentre il governo Meloni approva la Nadef, la nota aggiuntiva al Def (il documento che contiene le politiche economiche e finanziarie deciso dal governo Draghi) con previsioni più ottimistiche rispetto a un mese fa. La manovra netta 2023 pari a 21 miliardi sarà comunque destinata interamente a contrastare il caro energia. Visto che le azioni promesse dalla Commissione Europea non danno i frutti sperati. Il deficit programmatico è fissato al 5,6% del PIL a fronte di una stima tendenziale al 5,1%. Per il prossimo anno si scende al 4,5% e si spera poi, guerra in Ucraina permettendo, di poter scendere al 3,7% nel 2024 e al 3% nel 2025.
Nei prossimi giorni il governo sarà giudicato dal mercato a proposito degli incentivi per le imprese, dell’impiego del tesoretto Draghi, i 10 miliardi di euro che l’ex premier ha messo da parte per le emergenze, proprio come il caro bollette e il taglio delle accise sui carburanti. Si attende col fiato sospeso la proroga del credito di imposta del 40% per le imprese a proposito di caro bollette, che scade a fine mese. Ma anche l’azione di Giorgetti a proposito di patrimoniale, bonus sociale e bonus bollette per le famiglie con reddito inferiore a 35 mila euro l’anno.
Vediamo intanto quali sono le mosse più interessanti per un portafoglio investimenti tutto italiano. Per chi vuol contenere il rischio, il prodotto migliore è sempre il Future Ftse Mib. L’analista indipendente Massimo d’Ambrosio evidenzia (vedi grafico) la tendenza positiva dell’indice nel breve periodo, dopo la chiusura di venerdì a 23.130. La rottura del supporto a 23.110 fa presagire un temporaneo indebolimento a 22.995. Ma molti si aspettano una fiammata a 23.295 tanto per cominciare. E una nuova ripresa della corsa verso area 23.480, dopo ciò si potrà puntare direttamente al target 23.635.
Ecco invece i titoli sotto la lente. Banca Akros punta su Anima Holding con obiettivo 4 euro, Azimut, Banca Generali e Cnh Industrial sembrano improntati a un rialzo promettente, mentre Mediolanum e Bpm stanno già tornando su massimi già testati. In particolare il titolo Ferrari presenta un andamento che fa presagire ottimi rialzi nel breve e nel medio termine. L’obiettivo è quello di tornare in area 213 euro, valore segnato all’inizio di agosto. Per CNH Industrial prosegue invece il recupero avviato all’inizio di ottobre, con superamento della media mobile a 200 periodi. Equita suggerisce il titolo Pirelli con target 5,70 euro per azione e Technogym con obiettivo 7,80 euro.
Vola Bper sulle voci di nuovi riassetti in vista a primavera, la vera scommessa per chi vuole diversificare è Banca Monte Paschi che continua a scivolare in territorio negativo, STM che si acquista bene, e Saipem che vale ma fatica a trovare la via del rialzo. Intesa San Paolo consiglia acquisti su Piaggio, con target il prezzo di 3 euro. Tra i movimenti laterali da cogliere ci sono Diasorin e Enel, suggerita da Mediobanca per i suoi nuovi progetti con l'idrogeno. Anche la lateralità ben definita di Eni fa presagire un nuovo potenziale. Best Invest suggerisce Leonardo con target 10-11 euro. Anche la già premiante corsa di Intesa potrebbe dare ulteriori soddisfazioni. Molti analisti puntano i riflettori sulle mosse di Mediobanca, le buone chance dei colossi del lusso Moncler, Ferragamo e dei satelliti petroliferi Saras e Snam.
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