19 Ottobre 2022
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha messo sotto i riflettori i contratti per la fornitura dell'energia delle società italiana. Infatti, sono stati avviati 4 procedimenti istruttori - e altrettanti sub-procedimenti cautelari - nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti, fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero.
Sotto la lente dell'Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale, in contrasto con il Dl Aiuti bis.
La norma in questione sospende, fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche si siano già perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto stesso.
In particolare, a Iberdrola e ad E.ON. viene contestata la comunicazione con cui le società "hanno rappresentato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, in alternativa all'accettazione di un nuovo contratto a condizioni economiche significativamente peggiori".
A Dolomiti, invece, viene contestata l'asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali "perfezionate" ovvero effettivamente applicate prima della stessa data.
A Iren, infine, viene contestata la comunicazione relativa alla asserita scadenza di tutte le offerte a prezzo fisso con la contestuale prospettazione delle nuove e peggiorative condizioni economiche di offerta, in alternativa alla facoltà del cliente di recedere dalla fornitura.
Iren ha ricordato di essersi immediatamente adeguata alle normative inserite nel Decreto Aiuti Bis, che contemplava la cessazione delle modifiche unilaterali di contratto, ribadendo che "confida di poter fornire all'Autorità tutti gli elementi necessari per la definizione del quadro di insieme funzionale ad un più completo e approfondito esame. In un contesto inedito di difficoltà legate all'eccezionale onerosità e volatilità dei prezzi delle commodities sui mercati all'ingrosso, tutte le azioni avviate sono state messe in campo avendo come obiettivo la tutela dei propri clienti, cercando di offrire loro le migliori condizioni contrattuali possibili".
A Iberdrola e Dolomiti viene anche contestata l'ingannevolezza delle comunicazioni che evidenzierebbero l'impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo contrattualmente stabilito a causa dell'aumento del prezzo del gas naturale, in espressa e grave contraddizione con le affermazioni diffuse nei messaggi promozionali, secondo le quali l'energia elettrica venduta proverrebbe esclusivamente da fonti rinnovabili.
L'Antitrust ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società: A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.
L'Autorità ha inviato una richiesta di informazioni per acquisire copia di eventuali comunicazioni contra legem mandate ai consumatori, a partire dal 1 maggio 2022, relative alle modifiche unilaterali delle condizioni economiche di fornitura o anche alla rinegoziazione/sostituzione/aggiornamento applicate dopo il 10 agosto 2022. L'Antitrust intende verificare se siano state attuate similari condotte non rispettose dei diritti dei consumatori.
La decisione dell'Antitrust arriva dopo la riunione dello scorso 13 ottobre dei presidenti Agcm e Arera, rispettivamente Roberto Rustichelli e Stefano Besseghini, in cui avevano discusso della situazione dei rincari delle bollette e delle criticità nei rapporti contrattuali segnalate dai consumatori. In una nota, le due Autorità avevano chiarito i vincoli delle "Modifiche unilaterali dei contratti di energia elettrica e gas" anche alla luce delle norme del decreto Aiuti bis.
Giovedì scorso le Autorità avevano pre-annunciato: "L'aumento incontrollato dei prezzi dell'energia e lo stato di incertezza generale causato dalle tensioni internazionali stanno coinvolgendo sia i consumatori che gli operatori del settore energetico, traducendosi talvolta in iniziative che possono configurarsi come pratiche commerciali scorrette o violazioni della regolazione di settore. Ne sono testimonianza diverse segnalazioni alle Autorità".
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