16 Settembre 2022
Bonus (foto Pixabay)
Nella bozza del Decreto Aiuti ter è disciplinato anche il bonus una tantum di 150 euro per redditi fino a 20.000 euro lordi annui, per pensionati ma anche dipendenti. Scopriamo quando arriva, come richiederlo, a chi spetta e requisiti. Potrebbe riguardare una platea di circa 22 milioni di persone.
Il bonus 150 euro una tantum è una delle novità contenute nella bozza del dl aiuti ter. Non riguarda solo i pensionati, ma anche i lavoratori dipendenti. Possono percepirlo coloro i quali hanno un reddito inferiore ai 20mila euro lordi annui.
Il bonus è stato previsto "in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione".
Il bonus sarà erogato con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e interessa i redditi Irpef fino a 20.000 euro. Non spetta solo a pensionati, ma anche ai lavoratori dipendenti e si tratta di una misura una tantum.
"Ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l'importo di 1.538 euro" è riconosciuta "per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro".
Il decreto legge aiuti ter contiene un intervento che "darà 150 euro netti da imposta, nei mesi di novembre e probabilmente dicembre a circa 22 milioni di cittadini". Così il ministro dell'Economia, Daniele Franco, nel corso della conferenza stampa che segue il cdm. "La platea resta, come tipologia di soggetti, la stessa dell'intervento operato sui 200 euro - ha aggiunto il Ministro - cambia solo la soglia (del reddito ndr) che da 35.000 euro scende a 20.000 euro".
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