18 Agosto 2022
fonte: pixabay
JPMorgan Chase & Co. e Bank of America Corp sono solo due di un crescente numero di banche che ha disposto a negoziare nuovamente le obbligazioni russe che erano state escluse dal mercato occidentale a seguito delle sanzioni combinate dal team della finanza armata guidata da Mario Draghi, Von der Leyen e la Yellen, ex presidente della Federal Reserve oggi al tesoro degli Stati Uniti d'America.
Il dipartimento del tesoro americano ha affermato che non è una violazione delle sanzioni statunitensi per gli individui e chiudere le loro posizioni una situazione che ha confuso molte persone sul mercato. Quindi coloro che erano già in trattativa, possono recuperare i rapporti con la Russia la scorsa settimana la Bank of America Corp ha inviato una nota in cui si affermava che le operazioni sono consentite a coloro che devono uscire dai titoli di debito russi.
Dunque le tue tranche di pacchetti russi che dovevano essere incassati da investitori taiwanesi in America, non furono incassate e i tabloid di tutto il mondo dichiararono che la Russia andò in default tecnico. Lavrov invece ribatté dicendo che la Russia ha pagato, ma non è possibile "costringere il cavallo a bere", l'unica cosa che la Russia ha potuto fare è stata "portarlo alla fonte".
Il Giornale d'Italia ascoltò il professor De Nicola in merito alle sanzioni che avrebbero causato il "default tecnico" della Russia: adesso, giacché il tesoro americano ha chiarito che "le sanzioni sono state male interpretate" e che chi era già in ballo cond egli asset relativi al debito russo poteva continuare a trattare, tutto è cambiato?
Un fraintendimento finanziario che ha confuso per miliardi e miliardi di dollari le banche americane e i maggiori investitori finanziari oggi decisi a tornare sui loro passi. Tra questi anche la Barclays PLC e Jefferies financial group Inc.
Il mese scorso OFAC ha concesso una licenza autorizzando le transazioni necessarie per uscire da una posizione nel debito o nel capitale azionario Russo. Una licenza che scade il 20 ottobre.
I prezzi del debito russo sono rimbalzati nelle ultime settimane mentre gli scambi commerciali aumentano e la gente del posto cerca attività da acquistare con i soldi provenienti dalle esportazioni di energia. Il titolo di stato decennale è scambiato a 39 cent sull'euro, in rialzo dai minimi di 16 cent di fine giugno, quando le banche si erano ritirate dalle negoziazioni.
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