10 Febbraio 2022
Banca Ifis (wikipedia)
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis, presieduto dal Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2021. Inoltre, questa mattina a Milano è stato presentato il Business Plan 2022-2024 di Banca Ifis, alla presenza del Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio e dell’Amministratore delegato Frederik Geertman.
«Nel 2021 abbiamo saputo cogliere le opportunità offerte dalla ripresa economica creando le basi per il piano Industriale 2022-24 - spiega Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis - L’utile di pertinenza della Capogruppo si è attestato a 100,6 milioni di euro, in crescita del 46,2%, ed è superiore alla guidance che avevamo già rivisto al rialzo a novembre e stimato tra i 90 e i 100 milioni di euro. Il risultato che, calcolato al netto della PPA, è pari a 85 milioni di euro risulta in crescita del 10% rispetto al 2019 ed è stato sostenuto dalle ottime performance di tutte le business unit della Banca. I ricavi, pari a 602,5 milioni di euro raggiungono il massimo storico peraltro guidati da componenti ricorrenti. L’efficacia della delibera di trasferimento della sede legale de La Scogliera nel Cantone di Vaud (Losanna – CH), intervenuta il 27 dicembre 2021, ha consentito di ottimizzare la struttura patrimoniale del Gruppo dal punto di vista regolamentare (eliminando, già a valere sull’esercizio 2021, le conseguenze derivanti dal consolidamento prudenziale della Controllante).L’operazione conferma al contempo, l’attenzione alla crescita di lungo termine propria dell’azionista di controllo.
Il CET1 al 31 dicembre 2021 si attesta così al 15,44% e supporta la stabilità della politica di dividendi. Con riferimento all’esercizio 2021, il CdA propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a euro 0,95 per azione, corrispondente a un payout ratio del 50,5% e pari al doppio rispetto alla cedola distribuita nel 2021 a valere sull’esercizio 2020 (0,47 euro per azione). Per quanto riguarda il Settore Npl, nel 2021 abbiamo superato i nostri target acquisendo oltre 3,7 miliardi di euro di crediti non performing confermandoci market leader negli small ticket unsecured, con quota di mercato pari al 46%. Gli acquisti realizzati nell’anno forniranno un solido contributo alla profittabilità della Banca nei prossimi anni. I recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati hanno raggiunto il massimo storico e si attestano a 345 milioni di euro (+33% rispetto ai 259 milioni di euro del 2020) a conferma della qualità del portafoglio.
Nel Settore Commercial & Corporate Banking abbiamo proseguito il processo di digitalizzazione e sviluppo dei servizi in ottica omnicanale con l’implementazione della piattaforma «Ifis4business» che verrà estesa a tutti i prodotti in portafoglio entro quest’anno. Abbiamo inoltre stipulato partnership con altri istituti al fine di accrescere la capacità distributiva dei prodotti e dei servizi della Banca senza aumentare i costi fissi. Inoltre, abbiamo avviato dei progetti volti a migliorare l’efficienza della Banca, come la creazione di una nuova funzione di procurement centralizzata per la negoziazione dei contratti e la selezione dei fornitori e l’ottimizzazione dei costi. In ottica prudenziale, nel 2021 abbiamo effettuato rettifiche su crediti per 18 milioni di euro nel portafoglio Npl per gli effetti di lungo termine legati al Covid-19, per 12,5 milioni di euro su crediti commerciali a fronte del rischio di concentrazione e per 12,0 milioni di euro su posizioni con vintage elevata. In ambito ESG, nel 2021, abbiamo rafforzato il nostro posizionamento distintivo verso un futuro più sostenibile e inclusivo, anche grazie alla costituzione del Comitato Sostenibilità.
Banca Ifis è stata la prima challenger bank italiana ad aderire alla Net-Zero Banking Alliance: ci siamo impegnati, entro 18 mesi dalla sottoscrizione, a definire i target di riduzione delle emissioni al 2030 e ad azzerare quelle dell’intero portafoglio entro il 2050. Banca Ifis è stata inoltre certificata – primo istituto in Italia – per la parità di genere dal Winning Women Institute» conclude Geertman.
Il Margine di intermediazione è in crescita del 28,8% a 602,5 milioni di euro (467,8 milioni di euro al 31.12.2020) e beneficia delle migliori performance del Settore Npl pari a 257,6 milioni di euro (+94,6 milioni di euro rispetto al 31.12.2020) e dei maggiori ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking pari a 283,2 milioni di euro (+60,5 milioni di euro rispetto al 31.12.2020). I Costi operativi ammontano a 375,5 milioni di euro (+21,9% rispetto ai 308,0 milioni di euro al 31.12.2020), per maggiori costi variabili legati all’attività legale e al recupero Npl, per l’inclusione a perimetro di Farbanca ed ex Aigis Banca, per le progettualità ICT, per maggiori costi di remunerazione variabile del personale dipendente, nonché per quelli una tantum connessi al trasferimento della sede legale della controllante La Scogliera.
L’utile netto di pertinenza della Capogruppo pari a 100,6 milioni di euro cresce a doppia cifra (+46,2%) rispetto ai 68,8 milioni di euro del 2020. Escludendo la PPA e la plusvalenza di 24,2 milioni di euro di cui beneficiava il 2020 per la cessione dell’immobile di Corso Venezia a Milano, il risultato è sestuplicato rispetto al 2020 e superiore del 10% a quello del 2019.
Costo del credito pari a 77,2 milioni di euro (in diminuzione rispetto a 91,4 milioni di euro del 2020) che include accantonamenti addizionali per ulteriori 18 milioni di euro nel portafoglio Npl per gli effetti di lungo termine legati al Covid-19, per 12,5 milioni di euro a fronte del rischio di concentrazione e per 12,0 milioni di euro a fronte di posizioni del portafoglio commerciale con vintage elevata. Il CET1 al 15,44% è tra i migliori del mercato e dà stabilità alla distribuzione di dividendi. Solida posizione di liquidità: circa 960 milioni di euro al 31 dicembre 2021 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 900%).
E’ stato presentato questa mattina a Milano il Business Plan 2022-2024 di Banca Ifis, alla presenza del Vice Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio e dell’Amministratore delegato Frederik Geertman.
Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la le adership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le PMI e Npl. Nel 2024 previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della Capogruppo) e un ROE del 9%; nel triennio 2022-2024 atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro.
La Banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l’arco del piano.
Per sostenere una profittevole crescita, la Banca ha definito un piano industriale basato su quattro pilastri:
- Digital: 76 milioni di euro di nuovi investimenti in tecnologia digitale e un team dedicato per accelerare l’innovazione.
- Open: un modello di “Bank-as-a-platform” con l’avvio di partnership strategiche ad alto potenziale per cogliere opportunità sia nella distribuzione di prodotti di credito sia nell’acquisto e nella gestione degli Npl.
- Efficient: gestione rigorosa dei costi, automazione e ridefinizione dei processi per finanziare gli investimenti in digitalizzazione a servizio della crescita.
- Sustainable: interventi concreti per sviluppare il core business in ottica ESG e costituzione di un Social Impact Lab per promuovere progetti ad alto impatto sociale per la cultura, la salute e il territorio a favore di tutti gli stakeholder della Banca.
Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, in occasione della presentazione del Business Plan 2022-2024, ha affermato a Il Giornale d'Italia: "Abbiamo usato un acronimo, D.O.E.S.. In inglese significa 'fai', è dunque un richiamo alla cultura del fare della nostra banca. D.O.E.S., dove 'd' sta per digitale, la nostra banca ha avviato un importante percorso di digitalizzazione. 'O' sta per open, quindi apertura, partnership. 'E' sta per efficienza, dobbiamo diventare più efficienti al nostro interno e cercare di risparmiare costi. E infine la 'S' di sostenibilità, in riferimento all'attenzione al modo in cui facciamo le cose, all'impatto ambientale che abbiamo e all'impatto sociale che abbiamo che cerchiamo di mettere nel nostro percorso di trasformazione per essere fino in fondo un attore responsabile e quindi sostenibile sul mercato.
I nostri obiettivi finanziari futuri puntano allo sviluppo e alla crescita dei ricavi fino a quasi 700 milioni, alla crescita degli utili fino a 160 milioni all'anno. Noi abbiamo promesso al mercato dividendi cumulati nei prossimi 3 anni di circa 200 milioni e quindi un piano di crescita organica, per cui contiamo di far aumentare il volume delle nostre attività. Non abbiamo in mente di comprare altri attori", conclude.
Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis: «Con il Piano Industriale 2022-2024 Banca Ifis conferma la propria natura di challenger bank che persegue obiettivi di generazione di valore sostenibile in settori ad alta remuneratività.
La Banca arriva a questo fondamentale appuntamento forte di una dote importante, legata al trasferimento della sede legale della controllante che ne fa attestare il CET1 al 15,4%. La Banca si affaccia al contesto post Covid con ottimi fondamentali.
Il piano declina una visione di lungo periodo che è propria anche dell’azionista di controllo: si persegue il rafforzamento della posizione di leadership nei settori core di operatività e l’obiettivo è avere una Banca ancora più innovativa, digitale, tecnologica, efficiente nell’industrializzazione dei processi, basata sulle competenze delle persone e sostenibile.
Nel prossimo triennio, guideremo la trasformazione della Banca puntando su tali obiettivi nel segno della sostenibilità, con l’obiettivo di generare un impatto positivo e tangibile per tutti gli stakeholder. Il neocostituito Social Impact Lab sarà focalizzato sulla promozione di una società più inclusiva. Continueremo a investire sulle nostre persone anche con programmi di formazione e piani di welfare dedicati, oltre a modalità di lavoro che favoriscano il work-life balance».
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