27 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
Dal 1° gennaio 2022 si abbassa il limite dei pagamenti in denaro contante: con l'arrivo del nuovo anno la soglia passerà dagli attuali 2000 euro a 1000 euro. Il governo targato Mario Draghi ha deciso di percorrere questa strada per provare a dare una spallata decisiva all'evasione fiscale. A determinare i paletti per i pagamenti in contante il decreto fiscale dell'estate del 2020, durante il governo Conte-bis, che fissava con una soglia a duemila euro. Adesso siamo alla seconda fase, dove sarà previsto, inoltre, l'obbligo per ogni commerciante di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito, a prescindere dall'importo.
Durante l'esame della manovra non sono passate varie proposte, avanzate per esempio da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, per alzare nuovamente il tetto. I nuovi paletti per i pagamenti in denaro contante sono quelli previsti dal decreto fiscale risalente all'estate del 2020, durante il governo Conte-bis. Qui veniva fissato un decalage con una soglia a duemila euro che poi si sarebbe abbassata a mille, appunto, dall'inizio del 2022. Così, da gennaio del nuovo anno, si tornerà al livello fissato nel lontano 2011 dal decreto Salva Italia e poi cambiato a partire dal 2016.
Come già accennato, la misura dovrebbe aiutare a combattere e contenere l'evasione fiscale. Nella stessa ottica va letta la decisione del Governo di obbligare negozianti e professionisti ad accettare sempre bancomat e carte di credito, a prescindere dall'importo che spederà il cliente. Non è mai raro, infatti, che un negoziante, alla vista di una carta di credito, chieda al cliente se ha o meno contanti. Non tanto per non fare lo scontrino, quanto per le spese di gestione che i venditori hanno al momento in cui la carta viene strisciata. Ora, nessuno potrà rifiutarsi, anche se la spesa è di pochi centesimi. In caso contrario, infatti, il rischio è di incappare in una multa: si partirà da 30 euro, somma a cui si aggiungerà una percentuale in base al valore del prodotto o del servizio acquistato.
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