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Banco BPM: forte ripresa dei risultati operativi per i 9 mesi del 2021, previsto 1 mld di utile nel 2024

Il nuovo Piano Industriale presentato, secondo Giuseppe Castagna Chief Executive Officer di Banco BPM: “Si caratterizza per obiettivi ambiziosi ma raggiungibili anche grazie al consolidato track-record realizzato in questi anni”

05 Novembre 2021

Giuseppe Castagna, Banco BPM (LaPresse)

Giuseppe Castagna, Banco BPM (LaPresse)

Banco Bpm registra una forte ripresa dei risultati operativi per i i nove mesi del 2021 e presenta un Piano Industriale ambizioso per il 2021-2024. Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, riunitosi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi, ha approvato infatti la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2021 del Gruppo e nella stessa seduta ha anche il Piano Strategico 2021-2024.

Banco Bpm: risultato netto a 472 mln con una crescita del 79,8%

La gestione dei primi nove mesi dell’esercizio 2021, ancorché caratterizzata dalle ripercussioni sull’economia mondiale e sull’operatività delle imprese derivanti dall’emergenza internazionale per l’epidemia Coronavirus, si è maggiormente focalizzata sullo sviluppo dell’attività commerciale e sulla prosecuzione delle azioni di derisking e di riorganizzazione delle attività del Gruppo, proseguendo inoltre nell’attuazione delle misure varate lo scorso anno finalizzate alla tutela della clientela e dei propri dipendenti, nonché al sostegno concreto delle imprese, delle famiglie e delle comunità nelle quali il Gruppo opera, colpite dalla crisi innescata dall’emergenza sanitaria in corso.

Nell’ambito delle misure di sostegno dell’economia, l’ammontare complessivo delle moratorie performing previste dal Decreto Cura Italia e dal Protocollo ABI in essere al 30 settembre 2021 è pari a € 4,2 miliardi in contrazione del 73% rispetto a € 16,2 miliardi originari e con un tasso di default sulle moratorie scadute entro il 30 settembre 2021 limitato a circa l’1,0%. Le erogazioni assistite da garanzia statale del periodo si attestano a € 6,1 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 14,9 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti a € 16,3 miliardi.

Nei primi nove mesi dell’esercizio il Gruppo ha avviato un’ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing che, nel terzo trimestre, si è incrementato di ulteriori € 500 milioni lordi, che si aggiungono al “Progetto Rockets” che ha comportato la cessione di crediti in sofferenza per un importo di € 1,5 miliardi lordi. Tale operazione si è perfezionata nel mese di giugno sotto forma di cartolarizzazione, con la cessione dei crediti alla società veicolo Aurelia SPV S.r.l. che ha emesso le Notes (Senior, Mezzanine e Junior); le Senior Notes sono assistite dalla garanzia dello Stato (c.d. GACS), la cui proroga è stata approvata dalla Commissione Europea. Con riferimento ai titoli Mezzanine e Junior, il 95% degli stessi è stato acquistato da società controllate dai fondi Elliott.

Pertanto, al 30 settembre 2021 il target di cessione residuo, al netto della citata operazione Rockets già perfezionata, si attesta ad un livello di € 650 milioni. Le maggiori rettifiche di valore derivanti dall’incremento degli obiettivi di cessione sono state rilevate nel conto economico del terzo trimestre. Tale strategia di derisking ha comportato per il Gruppo un rilevante effetto positivo in termini di riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi, che sono passati da € 8,6 miliardi di fine 2020 a € 6,6 miliardi al 30 settembre, ed il miglioramento degli indicatori della qualità del credito, con una riduzione dell’NPE ratio lordo dal 7,5% al 5,9%. Con riguardo alle sole sofferenze lorde la diminuzione da € 3,6 miliardi a € 2,1 miliardi (-40,0%) ha ridotto la loro incidenza sul totale degli impieghi lordi dal 3,1% all’1,9%.

 

Banco Bpm, approvato Piano Industriale 2021-2024

Giuseppe Castagna, Chief Executive Officer di Banco BPM, ha dichiarato: “Il Piano Strategico 2021-2024 presentato oggi si fonda su saldi presupposti sia per quanto riguarda lo scenario macroeconomico in ripresa, stimolato tra l’altro dall’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia in riferimento alla solidità del Gruppo e alla sua capacità di agire in contesti di trasformazione. Banco BPM, infatti, ha dimostrato concretamente, durante il periodo dell’emergenza sanitaria, capacità organizzative e di reazione commerciale che hanno permesso di far fronte all’emergenza e impostare con rapidità le azioni necessarie a supportare la clientela, anche grazie alla tecnologia che ha garantito l’operatività da remoto, supportata dai colleghi sempre presenti nelle filiali sul territorio. Tutto ciò è avvenuto tenendo sotto controllo la qualità degli attivi e mantenendo costante la redditività.”

“Il nuovo Piano, che si caratterizza per obiettivi ambiziosi ma raggiungibili anche grazie al consolidato track-record realizzato in questi anni, è guidato da priorità strategiche che mirano a remunerare in maniera significativa gli azionisti, a incontrare le aspettative degli altri principali stakeholder (clienti, colleghi, Autorità di Vigilanza) e a raccogliere le opportunità offerte da processi in corso quali la digitalizzazione e la sostenibilità. Tutto questo con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo di Banco BPM come solida banca del Paese, punto di riferimento per famiglie, imprese e comunità”.

 

Principali assumptions del Piano Strategico 2021-2024 di Banco BPM: incoraggianti prospettive macroeconomiche e solido track record

Banco BPM, a seguito di una più ampia visibilità sullo scenario macroeconomico attuale e prospettico, sostenuto anche dal miglioramento del quadro sanitario a livello nazionale e globale, e in virtù della capacità di risposta e resilienza dimostrata dinanzi all’inaspettata crisi pandemica, presenta oggi un Piano Strategico che definisce i nuovi target per l’orizzonte temporale 2021-2024. A partire dall’attuale contesto di ripresa, il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, strumento messo a disposizione dall’UE nella cornice del Next Generation EU (NGEU) per rispondere alle difficoltà economiche post-Covid, riveste un ruolo cruciale al fine di ristabilire una sostenibile crescita economica e dare un forte impulso al PIL nazionale (+6% nel 2021).

 

Il Piano Strategico 2021-2024 di Banco BPM è stato anche sviluppato tenendo conto del consolidato track record (dalla fusione ad oggi) di cui si rileva:

-l’eccellente capacità di delivery nei primi anni post fusione su integrazione, efficienza operativa e de-risking

-l’incoraggiante ripresa post pandemica dei principali indicatori commerciali, economici e patrimoniali, in crescita non solo rispetto al 2019 (livello pre-Covid), ma anche ai target del “vecchio” Piano 2020-23

-il forte impulso dato alla digitalizzazione del modello di business (sia nell’ambito commerciale che operativo)

-l’efficace implementazione delle misure a supporto dell’economia e dei nostri clienti (moratorie e crediti garantiti dallo Stato) Il Piano è stato sviluppato a partire da un set di ipotesi completo, che incorpora le nuove prospettive macroeconomiche e le evoluzioni del contesto regolamentare.

Lo sviluppo del Piano è inoltre basato su una serie di priorità strategiche che vanno incontro alle aspettative dei principali stakeholder, fra cui clienti, investitori, colleghi e Regolatore:

-la progressiva evoluzione del modello di servizio in chiave di digitalizzazione • le opportunità fornite dal PNRR

-le opzioni di valorizzazione della Bancassurance alla luce delle rinegoziazioni delle partnership “Cattolica” e “Covéa”

-il contributo al contenimento dei costi riveniente dal recente accordo sul fondo esuberi e dalla razionalizzazione della rete di filiali

-la normalizzazione del costo del rischio, resa possibile dall’aver conseguito un miglioramento sul fronte Asset Quality già superiore ai target che il Gruppo si era dato per il 2023 nel vecchio piano.

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