21 Ottobre 2021
Fonte: lapresse.it
Superbonus, pensioni, Reddito di cittadinanza e taglio delle tasse: il Governo - tra mille differenze e proposte - ha tempo sette giorni per trovare l'intesa sulla Legge di bilancio. L'invio all'Ue - e per conoscenza al Parlamento - del Documento programmatico di bilancio (Dpb), rivela alla maggioranza e alle parti sociali i contorni di una manovra da almeno 23 miliardi. Tanti i nodi da sciogliere: 8 miliardi per il fisco, 4,1 miliardi alla sanità, di cui 2 per l'acquisto di vaccini e medicine per il Covid e 2 miliardi contro il caro bollette.
Mario Draghi, in Parlamento per un'informativa sul Consiglio Ue, è stato soggetto - come sottolinea l'Ansa - di infinite richieste di chi vuole che Superbonus si ampli al 110%. Ma non è finita: più fondi per tagliare le tasse, a discapito del Reddito, chiede Matteo Salvini a nome del centrodestra di tutto il Centrodestra, che, nella giornata di mercoledì 20 ottobre, si è riunito per per fare il punto sulla situazione politica e stabilire un'intesa comune. Intanto Beppe Grillo minaccia chiedendo che il reddito, la mancetta elettorale grillina , non "si svilisca".
Eppure, le trattative più difficili sono quelle che si annunciano sul meccanismo che sostituirà quota 100 per le pensioni e sulla riforma degli ammortizzatori sociali.
Non si sa ancora bene come superare quota 100, il meccanismo di pensionamento anticipato che anche l'Ocse torna a bocciare perché non sostenibile, facendo sì che il "passaggio al regime ordinario sia graduale ed equilibrato". La proposta sul tavolo è "quota 102" nel 2022 e "quota 104" nel 2023. Ma non si esclude anche un sistema articolato su più anni. La Lega ha messo a verbale il suo dissenso in Cdm, punta a ottenere il meccanismo più ampio possibile, tutelando alcune categorie come i lavoratori precoci e le pmi. Il Pd, per parole di Andrea Orlando, ha chiesto di tutelare gli "usuranti" e le donne (ad ora è saltata anche Opzione donna, mentre sembra confermata l'Ape social).
"Quota 102 è un po' una presa in giro: noi abbiamo proposto una riforma vera del sistema e questa non lo è", ha fatto sapere Maurizio Landini della Cgil. Per la Cisl il meccanismo individuato è "inaccettabile", per la Uil "è una beffa". Nell'attesa di aprire il tavolo sul taglio delle tasse, i partiti si concentrano sui bonus edilizi. Il ministro Pd Dario Franceschini si batte contro l'eliminazione dell'incentivo al 90% per rifare le facciate. Il M5s vuole il "suo" Superbonus al 110%. Il ministro Stefano Patuanelli insiste perché sia estesa almeno a tutto il 2022 anche alle villette. "Il governo faccia di più", insiste Giuseppe Conte. Eppure, da come è stata scritta la manovra, di sicuro la percentuale del rimborso dovrebbe calare progressivamente, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025, secondo le ipotesi.
Capitolo Reddito di cittadinanza: dovrebbe vedere controlli più stringenti e l'introduzione di un meccanismo di decalage dopo il rifiuto della seconda offerta di lavoro (ma il M5s chiede che l'importo cali solo dell'1%). Il M5s non si muove di un millimetro, mentre il centrodestra vuole che la misura sia ridotta (8,8 miliardi di cui 800 milioni aggiuntivi).
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