14 Settembre 2021
Il Governo accelera sulla legge delega alla riforma fiscale del 2021. Rimandata da mesi, rimbalzata tra una litigata sul ddl Zan e piedi puntati sul Reddito di cittadinanza, ora sembra esserci la volontà politica di provvedere a quelle criticità che da tempo minacciano la salute delle tasche degli italiani. Il documento dovrà affrontare diversi temi, dal catasto all'Irpef, e si punta a portarlo in Consiglio dei ministri già da giovedì 16 settembre.
Al momento, come prevedibile, non c'è nulla di certo. Anzi, prima di discutere sul come e quando procedere con eventuali semplificazioni per il fisco potrebbe essere necessaria un'interlocuzione tra Esecutivo e partiti di maggioranza.
Come funziona una legge delega come quella proposta per la riforma del fisco? Il Governo ha il compito di elaborare e presentare il testo al parlamento, che darà direttamente il mandato per attuare le misure previste. Se non si presenteranno particolari problemi e rallentamenti, la riforma potrebbe entrare ufficialmente in vigore nel 2023. Tra i temi più caldi che potrebbero rientrare nella rosa delle nuove proposte del governo guidato da Mario Draghi rientra il tema del catasto, oggetto di un annoso dibattito intorno alle tasse sui beni immobili.
L'abbassamento della pressione fiscale è da tempo una promessa che ogni partito, indipendentemente dal colore, cerca di portare al Governo. Con l'arrivo di Draghi la "riforma delle riforme" è ufficialmente una priorità, e potrebbe presto andare a puntare su una maggiore austerity per ridurre il debito pubblico. Tra i critici, però, c'è già chi vede sfumare le proposte in ottica flat tax, ovvero l'abbassamento dell'Iva, dell'Irpef e del cuneo fiscale. Tra i sostenitori, al contrario, c'è chi spera in un taglio delle aliquote per le fasce di reddito medio-basso.
"Si rispetti la volontà del Parlamento, che attraverso la commissione Finanze si è espressa, pressoché all'unanimità, sul fatto di evitare la revisione del catasto, aumentando di fatto la tassazione sugli immobili", ha dichiarato il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito. "Così come, per quanto riguarda l'aumento delle bollette, troviamo insieme, in commissione, una soluzione. Forza Italia ha una sua proposta: niente Iva, a fronte di un aumento così sostanzioso delle bollette. Lo Stato abbia il coraggio di non imporre alcuna gabella".
Dal Movimento cinque stelle parla invece il senatore Vincenzo Presutto, che afferma che "La riforma fiscale è uno dei punti centrali sul quale tutte le forze politiche sono concentrate. L’obiettivo comune è quello di mandare un segnale ai redditi medio-bassi. È necessario completare la nuova riforma fiscale quanto prima in modo da allinearsi alle nuove regole in così da rientrare nel disegno del Pnrr". Insieme a lui, la viceministra per lo Sviluppo economico Alessandra Todde:"Per quanto riguarda la semplificazione fiscale, come M5S stiamo facendo una battaglia importante sull'Irap, per abbassare le tasse, per supportare le imprese."
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