12 Maggio 2021
Pil italiano in crescita grazie al Recovery ed alle vaccinazioni, almeno secondo le previsioni della Commissione Ue, le cui stime del prodotto interno lordo italiano si attestano ad un +4,2% per quest’anno, al 4,4% per quello successivo. "Le vaccinazioni e l'allentamento delle restrizioni stanno aprendo la strada alla forte ripresa dell'economia italiana nella seconda metà del 2021. Si tratta di un significativo miglioramento" rispetto alle stime di febbraio scorso, scrive Bruxelles, quando la crescita era ferma intorno al 3,5%.
Gli investimenti sostenuti dall'Ue dovrebbero portare l'economia su un percorso di espansione sostenuta, che dovrebbe consentire alla crescita di tornare al livello pre-pandemia entro la fine del 2022", si legge nelle previsioni economiche di primavera della Ue.
Purtroppo, come consuetudine ed ancor più logico in una situazione d’emergenza come quella che stiamo vivendo, il debito pubblico sta salendo ma, secondo la Commissione Ue, comincerà a scendere nel 2021. I numeri restano, comunque, da brivido: 159,8% il debito di quest’anno, che scenderà al 156,6% nel 2022.
Sale anche il deficit all’11,7% ma solo per quest’anno “a causa del costo del sostegno visto che le restrizioni alle attività economiche sono ancora necessarie per contenere la pandemia”. Nel 2022 scenderà a 5,8%, “grazie al calo della spesa pubblica e l'accelerazione dei ricavi".
Guarda al prossimo futuro con ottimismo anche il commissario all’Economia Paolo Gentiloni: “L'economia crescerà in modo robusto quest'anno e il prossimo. Le prospettive sono migliori delle attese per due fattori: un rimbalzo più forte del previsto nell'attività globale e nel commercio, e l'impulso del Recovery che è stato incorporato alle previsioni".
Purtroppo ed ovviamente, a regnare è ancora l’incertezza perché la pandemia continuerà a pesare sull’economia. “In generale, ci si attende che il Recovery spinga la crescita Ue di circa l'1,2% (del Pil Ue 2019, ndr) nel periodo 2021-2022" ha predetto Gentiloni, anche se non sarà la panacea di tutti i mali.
“Con un orizzonte di meno di due anni, questa previsione può valutare solo l'impatto immediato e diretto sul Pil dall'aumento della domanda interna. Può solo catturare parzialmente gli effetti indiretti che saranno generati dal rafforzamento degli investimenti e dalle riforme del Recovery”.
Fiducia al futuro. “Le previsioni di crescita per l'Italia, dopo una recessione molto significativa nel 2020, sono positive e incoraggianti” ha spiegato Gentiloni sottolineando che per l'Italia "la sfida principale sarà nei prossimi mesi e anni l'attuazione dei programmi di riforma e investimenti che stiamo discutendo del Recovery", perché è "evidente non solo il contributo dei piani a queste stime di crescita ma anche il fatto che solo l'attuazione di un piano di questa ambizione può rendere la crescita prolungata e duratura".
"Anche con queste previsioni economiche" più incoraggianti di febbraio, la clausola di sospensione del Patto di stabilità "resta in vigore fino a fine 2022". "La decisione che abbiamo anticipato in diverse occasioni è che manterremo la clausola fino a fine 2022. Poi consideriamo l'evoluzione della situazione per capire se ci sono le condizioni" per una decisione diversa, ha spiegato il commissario.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia