06 Aprile 2021
Lavoro (fonte foto Lapresse)
Circa un milione di posti di lavoro persi in un anno: è questo il conto presentato dalla pandemia e registrato dalle rilevazioni Istat. I numeri dicono che a febbraio gli occupati erano 22.197.000, 945.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. "Le ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione , registrate dall'inizio dell'emergenza sanitaria fino a gennaio 2021 hanno determinato un crollo dell'occupazione rispetto a febbraio 2020 (-4,1% pari a -945.000 unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-590.000) e autonomi (-355.000) e tutte le classi d'età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali toccando il 56,5%” è scritto nel report che, tuttavia, rispetto a gennaio si è registrata una sostanziale stabilità. La bella notizia è che il tasso di disoccupazione dall’inizio di febbraio è calato dello 0,1%, poco tuttavia rispetto all’aumento di 5 punti rispetto a febbraio 2020.
I dati dicono che il tasso di disoccupazione è al 10,2%, quello di inattività tra i 15 ed i 64 anni addirittura al 37%. I disoccupati a febbraio sono stati 2.518.000 in aumento di 21.000 unità rispetto a febbraio 2020 (-9.000 su gennaio 2021) mentre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono 14.084.000 in aumento di 717.000 su un anno prima.
Preoccupa il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni: a febbraio era del 31,6% con un calo di 1,2 punti su gennaio e un aumento di 2,6 punti su febbraio 2020 prima dell'inizio delle restrizioni alle attività per prevenire il contagio da Covid. Lo rileva l'Istat. I giovani al lavoro a febbraio erano 919.000, il 15,7% del totale, con un calo di 159.000 unità rispetto a un anno prima e con un aumento di 4.000 unità su gennaio.
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