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Concerto Gergiev a Caserta, ancora discussioni su artista russo, Giuli in tilt: "Arte libera, ma sarà propaganda", De Luca: "Musica è incontro, non censura"

Polemiche da parte del ministero della Cultura, ma De Luca non torna indietro sulla scelta di Gergiev, l'"amico di Putin"

16 Luglio 2025

Concerto Gergiev a Caserta, Picierno (PD) attacca De Luca: "È pro Putin, non lo faccia esibire", la replica: "La cultura non si censura"

Valery Gergiev, fonte: imagoeconomica

Ancora discussioni per il concerto del direttore d'orchestra russo Valery Gergiev a Caserta. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli è andato in tilt sul maestro, contraddicendosi, affermando che "l'arte è libera, ma il concerto di Gergiev sarà propaganda del Cremlino". Il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha invitato il musicista al festival "Un'estate da re", ha controbattuto: "L'arte è uno spazio di incontro, non di censura".

Concerto Gergiev a Caserta, ancora discussioni su artista russo, Giuli in tilt: "Arte libera, ma sarà propaganda", De Luca: "Musica è incontro, non censura"

La musica deve fermarsi per la politica? È la domanda che infiamma il dibattito attorno al concerto di Valery Gergiev, celebre direttore d’orchestra russo, previsto il 27 luglio alla Reggia di Caserta nell’ambito della rassegna "Un’estate da re". L’evento è ormai un caso nazionale per la nota vicinanza del maestro al leader del Cremlino Vladimir Putin.

A scatenare la polemica è stata la lettera di Julija Navalnaja, vedova del dissidente russo Aleksej Navalny, che ha definito Gergiev "complice della politica criminale di Putin".

Parole che hanno spinto esponenti politici a chiedere l’annullamento dello spettacolo. La vicepresidente del Parlamento europeo dem Pina Picierno e il leader di Azione Carlo Calenda hanno invocato una presa di distanza netta, così come il ministro della Cultura Alessandro Giuli, per il quale "non si può trasformare un evento di prestigio in una cassa di risonanza della propaganda russa".

Gergiev, le precedenti esclusioni

Non è la prima volta che il maestro paga caro per le sue affiliazioni: già escluso dalla Scala di Milano, dalla Carnegie Hall di New York e dall’Accademia reale di Svezia, Gergiev è da anni simbolo delle contraddizioni tra arte e politica.

Ma stavolta trova un alleato deciso nel Presidente della Regione Campania, il dem Vincenzo De Luca, che difende la scelta della rassegna da lui stesso voluta e finanziata: "Non accettiamo logiche di preclusione o interruzione del dialogo, che alimentano solo odio. L’arte deve restare uno spazio di incontro, non di censura".

Gergiev dirigerà l’Orchestra filarmonica del Teatro Verdi di Salerno e i solisti del Mariinskij di San Pietroburgo in un programma che spazia da Verdi a Čajkovskij. Mentre gli oppositori annunciano manifestazioni in piazza contro la sua presenza, resta ferma la convinzione di molti, a partire da De Luca, che la musica non debba essere messa al bando per le idee o le amicizie di chi la interpreta. Sabato la rassegna si aprirà con Toni Servillo; il 27 luglio, salvo sorprese, Gergiev salirà comunque sul palco.

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