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La danza dei sette veli, già nell’immaginario erotico millenario, debutta al Teatro San Carlo con Salomè..
Lunedi 24 Sergio Rubini al Teatro Mercadante GLI OCCHIALI DI ŠOSTACOVIČ, scritto e diretto da Valerio Cappelli

24 Marzo 2025

La danza dei sette veli,  già nell’immaginario erotico millenario,  debutta al Teatro San Carlo con Salomè.. Lunedi 24 Sergio Rubini al Teatro Mercadante  GLI OCCHIALI DI ŠOSTACOVIČ, scritto e diretto

Il Sovrintendente Lissner, ultimo atto,  termina il suo mandato pieno di successi e si toglie qualche sassolino dalle scarpe
Piu’ che sassolini. Macigni. Le ingerenze politiche devono restare fuori dalla porta del Teatro, tempio della cultura mondiale.  Malgrado i tagli dei fondi pubblici ( sopratutto regionali), i conti godono di buona salute. Sono aumentati i finanziamenti dei privati, spettacoli sold out e parterre internazionale come non si vedeva da anni. Il direttore generale Emmanuela Spedaliere, il direttore musicale Dan Ettinnger e il coordinatore area artistica dal nome impronunciabile Tzempetonidis è stata la squadra vincente di Lissner e traghetteranno il Massimo Napoletano fino alla nuova nomina in acque meno agitate. 
Ha scelto Lissner un titolo provocatorio per chiudere en beauté Salomeche già dalla sua prima rappresentazione nel 1905, fece  scandalo. Salomé di Richard Strauss ondeggia sinuosa in cambio Erode le consegnerà su un piatto d’argento la testa decapitata di Giovanni Battista, lei la bacerà con macabra cupidigia.  Balla la sensuale Salomé nel costume di scena scintillante, é il risultato insieme ad altri  costumi e accessori di un ’innovazione tutta made in Naples: nato da  collaborazione tra Teatro di San Carlo e il laboratorio  della Knowledge for Business e della TecUp di Napoli, che hanno inventato un rivoluzionario materiale bio-fabbricato applicabile dalla moda al design all’edilizia.
"Arriviamo a generare il materiale più diffuso del pianeta, la cellulosa, creando - con l'aiuto dei batteri - un biofilm del tutto ecocompatibile da utilizzare nel settore della moda, design,cosmetica e edilizia. - spiega Marco Abbro, geniale ideatore del progetto.  Il nostro è un materiale generato e non estratto della stessa sostanza dell’albero. Cioè non tagliano alberi ma utilizzano scarti industriali di mele, mandarini e uva, praticamente una macedonia di rifiuti industriali da riutilizzare.
Si alza il sipario sul Teatro Mercadante. Sergio Rubini interpreta Gli occhiali di Šostakovič, Onori e Terrori. Un testo teatrale di Valerio Cappelli che firma anche la regia, dedicato a Dmitrij Šostakovič, il grande compositore russo (1906-1975) vissuto durante il regime staliniano.
Šostakóvič ha avuto i massimi onori e le maggiori umiliazioni, ha avuto i funerali da eroe di Stato ma dormiva con la valigia accanto al letto, temendo l’arresto e la deportazione nei lager da un momento all’altro. 

Šostakóvič è stato il compositore più decorato e frainteso, più premiato e minacciato. Ha dovuto fare i conti con i condizionamenti del potere, cercando di mantenere per quanto possibile la sua verità artistica… La sua vita è già un corto circuito drammaturgico. Fu accusato dalla Pravda di non servire la propaganda con opere musicali patriottiche inneggianti al realismo socialista e all’ottimismo rivoluzionario. Gli commissionarono la Nona Sinfonia, doveva essere la risposta sovietica alla Nona di Beethoven, e lui compose un breve irriverente componimento di venti minuti. Della sua opera Lady Macbeth, la Pravda scrisse un articolo intitolato "Caos anziché musica”.  E’ la Russia di Putin moltiplicata per mille.

 Valerio Cappelli, firma storica del Corriere della Sera, versatile talento ha appena pubblicato il volume  "Ennio Morricone. Il genio, l’uomo, il padre” ( Sperling Kupfer), prefazione di Aldo Cazzullo.

Da una porta socchiusa, un bambino guarda di nascosto un uomo curvo sopra una scrivania. Ha grandi occhiali quadrati e un maglione a girocollo, traccia segni sopra un pentagramma: il suo corpo è lì, al centro della stanza, ma la mente e lo spirito che lo abitano sembrano proiettati altrove, lontano. «Era mio padre, ma tra me e lui c’era una distanza siderale.»  Marco Morricone,  annoda i fili dei ricordi con quelli di Valerio Cappelli, per restituirci un ritratto inedito e sorprendente. Dagli studi interrotti dopo la terza media, le serate passate a suonare per i soldati americani, gli incontri con Sergio Leone, Joan Baez, Clint Eastwood, il successo, gli Oscar, la golosità per i cioccolatini che la moglie Maria gli nascondeva, l’ostracismo subito dal mondo accademico. Un viaggio lungo una vita. La colonna sonora della nostra vita.

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