09 Febbraio 2024
Introduzione a “Storia de Roma Antica”
Storia de Roma Antica ha vinto l’XI edizione del Premio Internazionale Letteratura Italiana Contemporanea 2023, sezione “Saggistica a tema – Il bello dell’Italia: Storia, segreti e curiosità delle città e dei paesi italiani”. Il libro è in vendita su Ebay e Amazon.
Tra storia e leggenda, tra una data certa e una presunta, tra un re mai esistito e un semidio, sono stati selezionati gli avvenimenti e i personaggi più interessanti ed importanti dell’Antica Roma, e descritti poi in sonetti in dialetto romanesco messi in ordine cronologico per dare continuità agli eventi, a completamento dei quali sono stati inseriti approfondimenti storici ed immagini, anche per spiegare meglio al lettore il contenuto delle poesie.
Il periodo storico preso in considerazione è quello che va dalla nascita di Roma, fondata da Romolo nel 753 a.C., alla fine dell’Impero Romano d’Occidente, quando nel 476 d.C. fu deposto l’ultimo imperatore, che per ironia della sorte si chiamava anche lui Romolo: dodici secoli che hanno cambiato il mondo. Non vengono trattati soltanto i fatti e i personaggi più importanti, ma anche le leggende. D’altronde, è impossibile avere notizie certe sugli albori dell’Urbe perché tutti i libri e i documenti esistenti a riguardo furono bruciati dai Galli Senoni di Brenno durante il sacco del 390 a.C.. Sta di fatto che non avremo mai la sicurezza che Roma discenda da Troia, che Romolo, Orazio Coclite e Muzio Scevola siano realmente esistiti, o che una lupa allattò veramente due gemelli.
È facile ipotizzare che in Italia nel giro di poche generazioni assisteremo alla totale scomparsa del dialetto (così come già accaduto a molti usi e costumi folcloristici), e di esso rimarranno solo le pagine di Belli, di Goldoni, di Porta, di Eduardo e di tutti gli altri scrittori che lo hanno scelto, preferendolo alla lingua italiana, per dare vita alle loro opere, certi di trasmettere al lettore emozioni ancor più forti. È altrettanto facile supporre che di conseguenza presto diventerà una lingua morta, uno studio del passato, un concetto teorico, uno spettacolo teatrale, un film in costume, un fenomeno da baraccone. Lo scopo di questo libro è anche quello di fare in modo che i dialetti vengano al più presto “riabilitati” e considerati come parte fondamentale della tradizione italiana. Proprio la Scuola, principale detrattrice e causa indiretta della “crisi” del dialetto, potrà avere un ruolo determinante per evitarne l’estinzione riconoscendone l’importanza e accettandolo come materia di insegnamento, o parte di essa: basterebbe qualche pagina “regionale” del libro di Storia o una ricerca su internet mirata alla lingua e agli usi e costumi locali, alla letteratura dialettale, ai luoghi, monumenti, fatti e personaggi tipici della terra natia... Insomma, un’oretta a settimana dedicata alle proprie origini. Va da sé che in ogni caso la lingua italiana dovrà essere studiata e parlata alla perfezione!
È per tutte queste considerazioni che Storia de Roma Antica vuole essere un libro di testo destinato alle scuole primarie romane, il primo di un progetto più ampio che sarebbe importante comprendesse l’Italia intera, ogni città con la propria storia scritta nel proprio dialetto, affinché i giovani alunni possano studiare anche attraverso un percorso e un linguaggio alternativo e non convenzionale, ma di certo più familiare e accattivante, scoprendo leggende affascinanti, luoghi meravigliosi, personaggi crudeli ed eroi coraggiosi della propria terra: la storia del nostro Paese ci offre spunti infiniti, da Masaniello a Enrico Toti, da Garibaldi al Carroccio. Sarebbe fantastico se in ogni biblioteca comunale ci fosse un libro sulla storia della città scritto nel dialetto locale! Per questo motivo rivolgo un appello agli scrittori dialettali di tutta Italia, con la speranza che condividano il mio intento, aiutando così i bambini ad avvicinarsi in modo ancor più positivo e propositivo all’impegno scolastico: un testo didattico scritto in dialetto può essere considerato un ponte tra lo spensierato libro delle fiabe e l’impegnativo sussidiario.
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