21 Giugno 2022
Patrizia Cavali (foto Instagram fuscoloretta)
Patrizia Cavalli è stata una delle più grandi poetessa italiane: scopriamo biografia, marito, figli e poesie più belle. Nei suoi capolavori c'erano tutti i sentimenti: dall'amore al dolore al piacere. Lei è stata una grande amica di Elsa Morante. Dal loro incontro emerse la sua prima splendida raccolta di poesie. Conosciamola meglio.
Nata a Todi, in Umbria, il 17 aprile 1947, Patrizia Cavalli si trasferì a Roma nel 1968. Lì conobbe Elsa Morante della quale divenne una grande amica. Grazie alla loro frequentazione, Patrizia diede vita alla sua prima raccolta di poesie nel 1974. Nel 1976 venne inserita nell'antologia Donne in poesia - Antologia della poesia femminile in Italia dal dopoguerra ad oggi.
La sua carriera fu ricca di successi. Patrizia pubblicò per la Collezione di poesia di Einaudi alcune raccolte. Fra le più famose troviamo Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974), Il cielo (1981), L'io singolare proprio mio (1992). Queste tre sillogi verranno riunite nel volume Poesie (1974-1992) (1992). Pubblica, sempre con Einaudi: Sempre aperto teatro (1999, Premio Letterario Viareggio-Repaci),[4] Pigre divinità e pigra sorte (2006, Premio Dessì), Datura (2013), Vita meravigliosa (2020).
La sua unica prova narrativa fu Con passi giapponesi (2019), romanzo vincitore del Premio Campiello - selezione Giuria dei Letterati.
Sempre per l'editore Einaudi tradusse Anfitrione di Molière e il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare; dello stesso autore tradusse inoltre Otello, messo in scena dal regista e attore Arturo Cirillo nel 2009.
Insieme alla cantautrice Diana Tejera realizzò nel 2013 il libro/disco Al cuore fa bene far le scale edito da Voland/Bideri. Con lei e la cantautrice jazz Chiara Civello scrisse il brano E se. Premio Betocchi - Città di Firenze 2017.
La scrittrice si è spenta il 21 giugno 2022 a Roma, dopo una lunga malattia.
Lo stile letterario di Patrizia Cavalli era caratterizzata da una complessa tecnica poetica. Le misure metriche che utilizzava erano classiche, ma il lessico e la sintassi erano quelle della lingua contemporanea. Non utilizzava invece poeticismi e manierismi. Il linguaggio prediletto era quello quotidiano e familiare.
Le mie poesie non cambieranno il mondo, Einaudi, Torino, 1974.
Il cielo, Einaudi, Torino, 1981.
L'io singolare proprio mio, Einaudi, Torino, 1992.
Poesie (1974-1992), Einaudi, Torino, 1992, raccolta che assomma le tre precedenti.
Sempre aperto teatro, Einaudi, Torino, 1999.
La guardiana, nottetempo, Roma, 2005
Pigre divinità e pigra sorte, Einaudi, Torino, 2006.
Datura, Einaudi, Torino, 2013.
Vita meravigliosa, Einaudi, Torino, 2020.
Narrativa: Con passi giapponesi, Einaudi, Torino, 2019.
Bibliografia: Mario Buonofiglio, Sull'«endecasillabare» di Patrizia Cavalli o il fiore di datura, 2013.
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