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Chi è Vitaliano Trevisan moglie e figli, libri, frasi: tutto sullo scrittore

Ecco chi era lo scrittore e drammaturgo veneto Vitaliano Trevisan

08 Gennaio 2022

Vitaliano Trevisan moglie e figli, libri, frasi: tutto sullo scrittore

Fonte: Piccolo Teatro facebook

Vitaliano Trevisan, amato scrittore e drammaturgo è morto venerdì 7 gennaio: chi sono la moglie e i figli, i libri, le frasi. Una personalità forte e complessa. Continua a leggere per sapere tutto sull'autore de "Il ponte".

Moglie e figli

Vitaliano Trevisan è morto all'età di 62 anni in circostanze da chiarire. Il suo corpo esanime è stato trovato nell'abitazione di Crespadoro, in provincia di Vicenza. 

Dalla personalità molto riservata a introversa, non si hanno notizie di moglie o figli di Vitaliano Trevisan. 

Libri

L'autore è arrivato tardi alla scrittura: nel corso della sua vita ha svolto moltissimi mestieri, dall’operaio al gelataio al geometra. Nel 1998 pubblica Trio senza pianoforte. Nel 2002 raggiunse il successo nazionale col romanzo I quindicimila passi

Ecco quali sono gli altri suoi romanzi: 

Un mondo meraviglioso. Uno standard (2003)
Il ponte. Un crollo (2008)
Works (2016)

Ha scritto anche alcuni testi per il teatro: 

Il lavoro rende liberi (2005)
Oscillazioni (2006)
3 drammi brevi (2008)
Due monologhi (2009)
Una notte in Tunisia (2011)
Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel (2020)

Frasi

Ecco alcune delle frasi più famose e significative di Vitaliano Trevisan

“Tutti credono che io sia solo, ma io solo non sono mai. […] Mi siedo al tavolo a prendere un cappuccino col giovane Holden, oppure col giovane Törless, col giovane Werther, coi Fratelli Karamazov, con un vecchio e il suo mare, con Almayer che era pazzo, con Nostromo, con Jakob von Gunten, addirittura una volta con Anna Karenina mi son preso un caffè al Garibaldi. Oggi cammino con l’Idiota.” [Un mondo meraviglioso]

“Sono solo, non ho nessuna nave, niente equipaggio, niente di niente. Solo. Almeno avessi una bussola, almeno ci fossero le stelle, un sestante, una carta, qualcosa. Niente.” [Un mondo meraviglioso]

“Niente di strano, mi capita spesso così con le parole, mie o di altri che siano: capisco che sotto c'è qualcosa, le scrivo, le tengo lì, magari per anni, e poi all'improvviso, tutto si chiarisce.” [Tristissimi giardini]

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