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Vitaliano Trevisan: causa morte e malattia dello scrittore morto a 62 anni

Vitaliano Trevisan è scomparso all'età di 62 anni il 7 gennaio 2022. Nel 2021 subì un ricovero coatto in psichiatria

08 Gennaio 2022

Vitaliano Trevisan: causa morte e malattia dello scrittore morto a 62 anni

Fonte: Wikipedia

Il 7 gennaio 2022 è scomparso, a 62 anni, lo scrittore Vitaliano Trevisan: causa morte, malattia e quel ricovero coatto in psichiatria nel 2021. Nato a Sandrigo, vicino Vicenza, nel 1960, aveva fatto moltissimi mestieri prima di diventare scrittore. Era stato operaio, gelataio e geometra. Il successo arrivò nel 2002 , con il capolavoro I quindicimila passi (vincitore dei premi "Campiello Europa" e "Lo straniero").

Vitaliano Trevisan: causa morte e malattia

Non si conosce ancora la vera causa morte di Vitaliano Trevisan, che però da tempo stava combattendo con una malattia. Nel 2021, è stato infatti sottoposto a ricovero coatto in psichiatria. Lo scrittore aveva anche raccontato la sua esperienza su Repubblica, descrivendola come un "inviato speciale in incognito".

Per il momento, tuttavia, non è dato sapere se le cause della morte del famoso scrittore siano legate o meno ai suoi recenti problemi di salute mentale. E, giusto per spegnere sul nascere ogni possibile teoria del complotto, non ci sono prove che sia morto di Covid o tantomeno di vaccino contro il Covid. Precisazione necessaria a fronte di chi, sui social, ha pensato a possibili correlazioni con il virus (o con il siero).

Vitaliano Trevisan, ricoverato i psichiatria

"Per accertare la mia ‘sanità mentale’ possono tenermi recluso 15 giorni. Ne sono passati tre. In teoria potrei chiedere di andarmene, essendo l’accertamento non coercitivo, ma, se lo facessi, come mi è stato fatto chiaramente intendere, rischierei il Tso. Perciò rinuncerò al mio diritto, non chiederò di andarmene e resterò in osservazione", aveva raccontato Trevisan lo scorso autunno, al Corriere della Sera. 

Cosa le è mancato di più in questo periodo? "La libertà, cos’altro?", aveva risposto lo scrittore. Cosa è per lei la libertà?
"Non rispondere a una domanda, per esempio". La sofferenza aiuta l’arte o la paralizza? "Cosa faccia all’arte non ne ho idea. Sulla sofferenza in generale posso dire che, non essendo comunicabile, ovvero mai del tutto 'trasferibile', è quanto uno ha di più suo. O almeno così è per me: la mia sofferenza è mia punto".

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