03 Dicembre 2021
Nei giorni invernali molto freddi, i Romani ancora oggi sperano di vedere la neve imbiancare la Capitale con i suoi monumenti e palazzi antichi. Un fascino senza tempo e un evento eccezionale che raramente avviene, lasciando tutti sorpresi, oggi, come nei secoli passati. Valter Mainetti, Presidente della Fondazione Sorgente Group ci racconta: “Da molti anni il dipinto di Panini fa parte della collezione della Fondazione Sorgente Group, esso rappresenta la fotografia di un evento eccezionale e ci fa conoscere una Roma ormai trasformata dai cambiamenti urbanistici.”
Giovanni Paolo Panini, artista piacentino attivo nella prima metà del Settecento, esegue questo dipinto riportando un luogo molto circoscritto della città e in un momento particolare e unico: la nevicata del 1730.
Nell’opera pittorica si manifesta palesemente tutta la gioia dei cittadini che escono per ammirare il nuovo paesaggio imbiancato e che giocano a palle di neve. Un momento di allegra vivacità e di spontanea quotidianità fermate per sempre in quest’opera.
Un altro elemento sorprendente è la testimonianza degli edifici che vediamo raffigurati e che non esistono più, come al centro del dipinto, l’Ospedale del Pio Sodalizio dei Fornai, istituito fin dal 1564 da papa Pio IV, per assistere i fornai poveri e malati residenti in Roma e fuori. Esso sorgeva alle spalle della chiesa di S. Maria di Loreto, vicino, quindi, all’imponente colonna traiana e vicino alla celebre casa di Michelangelo Buonarroti in via Macel De’ Corvi. Queste costruzioni insieme ai palazzi che affacciavano su Piazza Venezia e alle piccole case del quartiere Alessandrino, che si vedono nel dipinto, furono distrutte tutte a partire dal 1871 per la sistemazione della Piazza, per la realizzazione degli scavi archeologici e, infine, per la costruzione dell’Altare della Patria.
È divertente anche provare ad immaginare dove fosse posizionato il pittore mentre realizzava questo dipinto. Probabilmente in uno dei palazzi nobili che si affacciavano su piazza Venezia prima della costruzione al loro posto dell’imponente Palazzo delle Assicurazioni Generali tra il 1906 e il 1911: forse da Palazzo Bolognetti-Torlonia o Palazzo Paracciani-Nepoti.
Il dipinto viene mirabilmente descritto da Claudio Strinati, Direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group, nel video di approfondimento della serie “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”.
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