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Roma, scavi in Casa del Jazz per caso Adinolfi, Pietro Orlandi: “Indizi che rimandano alla morte di Emanuela, i resti nella galleria sotterranea”

Pietro Orlandi mette in luce degli indizi che rimandano alla morte di Emanuela, i cui resti potrebbero essere nella galleria sotterranea assieme a quelli dell'ex giudice Adinolfi. Il mafioso Enrico De Pedis avrebbe indicato un cunicolo come luogo della sepoltura della donna

25 Novembre 2025

Roma, scavi in Casa del Jazz per caso Adinolfi, Pietro Orlandi: “Indizi che rimandano alla morte di Emanuela, i resti nella galleria sotterranea”

Orlandi, fonte: imagoeconomica

Gli scavi avviati sotto la Casa del Jazz per cercare il magistrato scomparso Paolo Adinolfi stanno riportando in primo piano anche un’altra vicenda irrisolta: la scomparsa di Emanuela Orlandi. Mentre gli investigatori sondano l’antica galleria interrata che corre sotto la villa confiscata alla Banda della Magliana, Pietro Orlandi parla di “indizi che rimandano alla morte di Emanuela” e di segnalazioni ricevute nel corso degli anni secondo cui i resti della sorella potrebbero trovarsi proprio lì, nascosti dietro uno dei cunicoli sotterranei.

Roma, scavi in Casa del Jazz per caso Adinolfi, Pietro Orlandi: “Indizi che rimandano alla morte di Emanuela, i resti nella galleria sotterranea”

L’area è stata riaperta su richiesta dell’ex giudice Guglielmo Muntoni, convinto che nei sotterranei dell’edificio – una volta appartenuto al cassiere della Magliana, Enrico Nicoletti – possano trovarsi resti umani, tra cui quelli del magistrato Adinolfi, scomparso il 2 luglio 1994. Muntoni ha spiegato che trent’anni fa venne scoperta una galleria antica, poi trovata inspiegabilmente interrata, come se qualcuno avesse voluto nascondere ciò che si trovava al suo interno. "Potremmo trovare dei corpi", ha detto, "e uno potrebbe essere quello del giudice Adinolfi". Pietro Orlandi collegò immediatamente gli scavi alla sorella quando, anni fa, un magistrato gli riferì una circostanza che oggi torna prepotentemente d’attualità: "Secondo alcune sue ricerche, il corpo di Emanuela può trovarsi proprio lì, nella galleria sotto la Casa del Jazz. Ne è convinto", ha raccontato. Il ricordo di Orlandi si collega ad un uomo della ’ndrangheta, Enrico De Pedis, il quale avrebbe indicato un cunicolo come luogo della sepoltura di Emanuela, dopo averne provocato la morte “nel giorno stesso della scomparsa”.

Segnalazioni simili, ricorda anche l’avvocata della famiglia, Laura Sgrò, erano arrivate nel tempo da più fonti: molte senza riscontri, alcune considerate troppo suggestive. Ma la posizione dell’immobile e i legami storici con la criminalità romana rendono impossibile ignorare questa pista.

La villa oggi sede della Casa del Jazz fu davvero un luogo frequentato da esponenti della Banda della Magliana. Era la casa di Nicoletti, e la sua gestione – prima sotto il Vicariato di Roma e poi con la vendita al boss a un prezzo inspiegabilmente basso – è uno degli elementi che da anni alimentano interrogativi. Anche altre indagini, come quella sulle ossa ritrovate all’ospedale San Camillo, hanno negli ultimi anni riportato alla luce la rete di cunicoli, botole e covi sotterranei utilizzati dalla banda. 

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