18 Novembre 2025
Proseguono senza sosta le ispezioni nel complesso della Casa del Jazz a Roma, dove gli investigatori stanno cercando di individuare l’accesso a un tunnel ostruito che potrebbe condurre fino a cunicoli sotterranei collegati alle antiche catacombe. Piacentini, il testimone, ha affermato di aver abitato li dal 1948 al 1968 e di conoscere bene gli spazi dell'abitazione, oggi trasformata in centro culturale.
È nell'area delle catacombe che si ipotizza possano trovarsi tracce o resti umani, tra cui — secondo alcune ipotesi investigative — anche quelli del giudice Paolo Adinolfi, scomparso nel 1994 in circostanze mai chiarite. A parlare durante l'intervista è Francesco Piacentini, figlio dell’ex custode della villa che, ricordando gli anni dal 1948 al 1968 trascorsi proprio all’interno dell’edificio racconta di una botola misteriosa. "In cantina potrebbe esserci qualcosa. Prima c’era un salone dove si facevano le feste. C’era una cantina dove si andava giù, una trentina di scalini". La botola era l'accesso sotterraneo che un tempo conduceva a un passaggio più profondo: "Lì sotto qualcosa ci deve essere, hanno subito chiuso questa botola che arrivava fino alle catacombe". E aggiunge: "Io ci abitavo, mio padre lavorava per il commendatore. Quel tunnel lo conosco bene. Là sotto può esserci di tutto: niente… oppure anche un cadavere".
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