18 Novembre 2025
I video registrati da un passante poco dopo l'incidente avvenuto in viale Fulvio Testi a Milano il 16 novembre 2025 scagionerebbero il 20enne che inizialmente era stato accusato di essere alla guida della Mercedes Classe G Brabus che si è scontrata con una Opel Corsa, peraltro senza patente. Lui aveva sin da subito dichiarato di essere un soccorritore, per questo i suoi vestiti sarebbero stati sporchi di sangue. Tuttavia una sua scarpa trovata all'interno dell'auto aveva lasciato pensare il contrario. Ma ora un video dimostrerebbe che lui ha usato quella scarpa per rompere il finestrino e cercare di salvare i suoi amici.
Svolta nelle indagini sull'incidente che ha causato la morte del 19enne Pietro Silva Orrego. Il giovane che era stato accusato dal medico di essere alla guida del Mercedes Brabus aveva cercato di salvare gli amici come da lui stesso dichiarato sin da subito e non era alla guida del Suv.
Alcuni video spiegherebbero il "mistero" della sua scarpa trovata tra i rottami dell'auto spezzata in due. Nelle immagini si vedrebbe il ragazzo accorrere insieme a un paio di passanti e prendere a calci il finestrino nel tentativo di aprire un varco per poter entrare nell’abitacolo accartocciato e salvare gli amici. Avrebbe perso proprio così la scarpa. "Ci sono i miei amici che stanno morendo", avrebbe detto alle persone accorse.
Inoltre il 20enne non avrebbe ferite sul corpo, ma se fosse stato alla guida avrebbe quasi sicuramente riportato traumi o lesioni.
Il ragazzo era stato subito ascoltato dai vigili intervenuti sul posto perché additato dal primo passante-soccorritore come la persona alla guida del fuoristrada. Lui inoltre si era difeso dicendo di essere arrivato là con un tram su cui invece non sarebbe mai salito, alimentando così i sospetti.
Il 20enne abiterebbe a un paio di chilometri di distanza e sarebbe risultato positivo all’etilometro. Conosceva le persone presenti sulla Mercedes e non si esclude che avesse passato la serata con loro e che fosse sceso dal suv prima dell’incidente.
Ora bisogna capire chi era davvero alla guida della Mercedes nel momento dell'incidente. Nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio stradale, potrebbe essere iscritto il 23enne, patentato e incensurato, che avrebbe preso a noleggio il bolide da una società specializzata e che agli agenti della polizia locale avrebbe dichiarato di essere stato alla guida.
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