17 Novembre 2025
Teheran, 16 nov. (askanews) - A 42 anni, Paniz Faryussefi entra nella storia del suo Paese. Una donna sul podio, è successo nell'auditorium Vahdat, nel cuore della capitale dell'Iran. Faryussefi è stata la prima donna a dirigere l'orchestra nazionale di Teheran. Con un lungo abito scuro e una sciarpa nera scintillante che le copre i capelli, come anche le musiciste davanti a lei, in conformità alla legge iraniana che impone alle donne di velarsi.
"Quando sono salita sul palco, ho visto che tutti gli sguardi erano rivolti verso di me, e ho sentito un'enorme responsabilità", dice, "Un amico ha visto in sala una bambina che imitava i miei gesti. Ha pensato che in lei si fosse già radicato un sogno, che si dicesse che un giorno anche lei avrebbe potuto fare la stessa cosa."
Faryussefi ha diretto due concerti, e davanti a lei fra il pubblico erano parecchie le donne a testa nuda; dopo l'ondata di manifestazioni durata mesi nel 2022 per la morte di una giovane detenuta per aver infranto il rigido codice di abbigliamento, il governo degli ayatollah applica meno severamente certe regole, ma la tensione resta alta.
"Spero che sia l'inizio di una nuova era per le giovani iraniane, e che capiscano che di fronte ai rischi non bisogna avere paura. È l'unica via verso l'emancipazione" dice la direttrice.
Mentre fra il pubblico tanti colgono l'importanza storica del momento. Come Fariba Aghai, parrucchiera: "Le iraniane non hanno abbastanza opportunità per esibirsi in musica e, per esempio, non possono cantare in pubblico né pubblicare le loro canzoni. Ma quando dirigono un'orchestra, tutto il mondo sente le loro voci."
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