19 Ottobre 2025
Guardava da lontano i movimenti dei passeggeri dei mezzi Flixbus fermi al capolinea di via Fanti d’Italia, a pochi passi dalla stazione dei treni di piazza Principe a Genova, poi li riferiva ai due complici che così entravano in azione rubando i bagagli lasciati incustoditi da chi saliva o scendeva dai pullman. La vedetta impartiva gli ordini con il cellulare - facendo una chiamata di gruppo -, gli altri ascoltavano le sue disposizioni attraverso gli auricolari e agivano di conseguenza. Modus operandi che, secondo gli inquirenti, ha permesso alla gang di cittadini d’origine algerina di far sparire numerosi trolley e valigie e di farla spesso franca. Fino all’altro giorno, quando gli agenti della polizia locale, diretti dal comandante Fabio Manzo, non li hanno acciuffati recuperando uno dei bagagli trafugati. Facendo scattare le manette ai polsi di due membri della banda. Un fermo che è stato convalidato: il giudice ha imposto a entrambi l’obbligo di firma. Il terzo uomo, invece, è riuscito a dileguarsi. Anche se è stato identificato, grazie alle immagini della videosorveglianza. Dovrebbe avere le ore contate.
Un altro cittadino algerino era stato arrestato poche ore prima perché sorpreso da una pattuglia dei vigili urbani mentre stava effettuando un sopralluogo nei pressi del capolinea di Flixbus, a seguito di una segnalazione dei responsabili del servizio. L’uomo stava cercando di allontanarsi spingendo una pesante valigia con le ruote, ma non c’è riuscito perché è stato fermato per un controllo. Proprio mentre stava contrattando con uno sconosciuto per cercare di vendergli il contenuto di un trolley. Il ladro ha pure fornito false generalità, smentite dai riscontri effettuati con le autorità consolari algerine. Una condotta la sua che ha pure comportato la contestazione del reato di false dichiarazioni sull’identità personale rese a un pubblico ufficiale.
L’altra persona che si trovava con lui invece è stata denunciata per ricettazione. Aveva comprato a prezzo stracciato effetti personali, vestiti e un computer portatile. Oggetti del valore di circa duemila euro che sono stati restituiti al legittimo proprietario quando quest’ultimo, accorgendosi d’essere stato derubato al suo arrivo a Milano Malpensa, ha sporto denuncia. Quando è stato contattato dalle forze dell’ordine per la lieta notizia, non credeva alle proprie orecchie. Sono undici complessivamente le persone arrestate - tutte di origine nordafricana - in questi ultimi mesi, perché sorprese mentre si allontanavano dalla stazione dei pullman con bagagli dei quali non sapevano rivelare il contenuto. Anche parte del bottino della gang high-tech - armata di cellulare e auricolari - è stata riconsegnata ai legittimi proprietari, che avevano già presentato la querela. Resta ancora uno zaino senza padrone, abbandonato durante la fuga del terzo cittadino nordafricano che per ora si è dileguato, ma sono in corso accertamenti per risalire almeno a uno dei familiari del viaggiatore derubato. Lo scorso 31 maggio sempre la polizia locale aveva denunciato cinque persone, anche loro di nazionalità algerina, tra i 19 e i 32 anni e recuperato una ventina di trolley. In quel caso i cittadini di Algeri erano stati individuati attraverso l'analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza pubblica e a servizi di osservazione sul territorio dei vigili urbani. La banda era specializzata nei furti a bordo di linee autobus gestite da Amt e di bagagli custoditi all’interno di pullman turistici in sosta presso la fermata.
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