28 Settembre 2025
Fonte: X@MalteccaMa65228
Il dna ritrovato sulle unghie di Chiara Poggi potrebbe essere valido. Sono le ultime, importanti novità sul caso Garlasco secondo quanto affermato dal genetista Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi. A quanto emerge infatti dall'udienza del Tribunale di Pavia nell'incidente probatorio a carico di Sempio, "Il dna trovato sulle unghie della vittima è utilizzabile per un confronto con quello di Andrea Sempio".
Una notizia che potrebbe segnare una svolta importante nel caso dell'omicidio di Chiara Poggi, uccisa nel 2007 nella sua villetta di via Pascoli, dopo la recente accusa di corruzione dell'ex procuratore Mario Venditti. "Per questa analisi sul dna dei margini ungueali - aveva comunicato Capra lo scorso venerdì 26 settembre - dovremo effettuare tutti gli eventuali confronti". Dal canto suo, il legale di Marco Poggi, Francesco Compagna ha precisato che "quel dna non era attribuibile, non c'era alcun elemento, ci sono dei dati probatori reali". Se dunque tale profilo genetico, che ha fatto riaprire le indagini, sarà utilizzabile, verrà sottoposto a comparazione con il profilo genetico di Sempio, indagato dai togati pavesi con l'ipotesi di omicidio in concorso. Una svolta significativa dato che, nei mesi precedenti, la traccia era stata inizialmente esclusa dall'incidente probatorio. Traccia che, ricordiamo, era stata analizzata varie volte dal genetista Francesco Di Stefano: prima nel 2014 durante il processo d'appello bis contro Stasi, quindi nella prima indagine a carico di Sempio. E, nel 2014, le indagini avevano di fatto escluso "una indicazione positiva di identità".
Ora, se le indagini comparative proseguiranno, la validità del dna rappresenterà la prova più temuta per la difesa di Sempio. Dell'esame il giudice di Pavia ha incaricato la genetista Denise Albani, che depositerà la sua relazione il prossimo 18 dicembre. Se le comparazioni produrranno la cosiddetta "prova regina", il passaggio successivo potrebbe essere la Corte d'Assise per il processo contro Sempio. Tutto questo mentre però la cosiddetta impronta 33 - il campione di intonaco con l'impronta del palmo della mano attribuita a Sempio - resterà esclusa dall'incidente probatorio. Una decisione non condivisa dai legali della famiglia Poggi nel corso dell'udienza davanti alla gip Daniela Garlaschelli. I legali di Stasi invece si sono opposti, in quanto "accertamento ripetibile". Intanto, Giovanni Di Censo è stato nominato dal giudice dattiloscopista per valutare l'aspetto comparativo delle impronte.
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