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Genova, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale ritrovano un dipinto rubato 35 anni fa

La tela, che raffigura una battaglia terreste e che risale al XVIII secolo, era in vendita in una bancarella della rassegna d'arte Antiqua. Restituita a un museo

28 Settembre 2025

Genova, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale ritrovano un dipinto rubato 35 anni fa

La tela rappresenta una battaglia terrestre, non è firmata ma la sua pregevole fattura ha attirato l’attenzione dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova. I militari, diretti dal maggiore Alessandro Caprio, si sono soffermati davanti a una bancarella di Antiqua, la rassegna d’antiquariato che si è svolta nel febbraio 2024 al Porto antico. L’opera, risalente al XXVIII secolo, aveva le stesse caratteristiche di altre raffigurazioni di guerra. Gli investigatori hanno chiesto al titolare dello stand il permesso di scattare delle foto chiedendo anche copia dei documenti d’accompagnamento per capire la provenienza dell’opera. L’ultimo “domicilio” conosciuto, prima di Antiqua, era il negozio di un commerciante d’arte che lavora in Liguria: aveva deciso di mettere in vendita il quadro sapendo che alla rassegna avrebbero partecipato molti amanti del genere. Del resto si trattava di un olio su tela di dimensioni importanti (95x132) e il fatto che non avesse una firma, lo rendeva ancora più appetibile agli occhi degli appassionati. Perché poteva anche essere frutto del lavoro di un pittore rimasto anonimo. Il valore per una tela del genere, al netto di possibili aste con più contendenti, poteva aggirarsi intorno ai diecimila euro.
Invece, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale hanno scoperto che il dipinto faceva parte del bottino di un furto messo a segno a Palazzo Bondoni Pastorio di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. Oltre a quella rappresentazione di battaglia terrestre ne era stata rubata anche un’altra (che non è stata ritrovata). Tutte informazioni che gli uomini del maggiore Caprio hanno acquisito inserendo l’immagine dell’opera sospetta nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”. L’attività di indagine, che ha richiesto più di un anno di lavoro, ha permesso di ricostruire i passaggi che la tela aveva fatto dal 1990 al 2024, quando era finita su una bancarella del Porto antico. Il commerciante che l’aveva messa in vendita, però, non è stato denunciato perché ha dimostrato la sua buona fede; così come sono risultati estranei ai fatti i figli del collezionista che gli avevano ceduto l’opera quando il padre era scomparso.
Nei giorni scorsi il comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale si è recato a Castiglione delle Stiviere e ha restituito il quadro, trentacinque anni dopo un furto rimasto senza colpevoli. «Probabilmente un colpo su commissione», rivela una fonte investigativa. Del resto in quegli anni Palazzo Bondoni Pastorio - dimora storica di proprietà di privati - era spesso al centro di razzie. Ora, con la trasformazione in museo, le opere d’arte sono controllate sette giorni su sette, h24.
Il ritrovamento del dipinto è l’ennesimo successo del nucleo diretto dal comandante Caprio. Nel 2024 - i dati del 2025 verranno forniti alla fine dell’anno - i carabinieri hanno recuperato 340 beni d’arte per un valore stimato di oltre ottocentomila euro

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