27 Settembre 2025
Fonte: X@MalteccaMa65228
Svolta su caso Garlasco: nella giornata di venerdì 26 settembre si sono tenuti dei veri e propri blitz delle forze dell'ordine nelle case dei genitori di Sempio e di ex inquirenti, fra cui l'ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, che archiviò le indagini su Sempio dopo solamente 21 giorni dall'apertura. Sono tutti accusati di corruzione.
I Sempio sono stati interrogati per 7 ore in questura e hanno sempre affermato di "non aver mai corrotto nessuno", mentre i conti bancari della famiglia sono sotto alla lente investigativa degli inquirenti, soprattutto quelle strane transazioni dagli zii di Andrea a Venditti, per un totale di 40 mila euro.
Nuovo capitolo nel caso Garlasco. Venerdì 26 settembre, i genitori di Andrea Sempio, 37 anni, indagato nella riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, sono stati ascoltati per oltre sette ore nella caserma della Guardia di Finanza di Pavia. L’interrogatorio rientra nell’indagine che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari. Secondo l’ipotesi dei magistrati bresciani, Venditti avrebbe ricevuto denaro per favorire l’archiviazione di Sempio nel 2017.
La giornata è iniziata all’alba, con una nuova perquisizione nella casa di famiglia, dove Andrea è tornato a vivere da alcuni mesi. In serata, i genitori hanno scelto di intervenire pubblicamente, respingendo con forza ogni accusa. "La famiglia Sempio non ha corrotto nessuno", ha dichiarato la madre, Daniela Ferrari. "Non conosciamo personalmente il dottor Venditti e nessuno gli ha mai dato una lira. I soldi di cui si parla sono stati destinati agli avvocati, come qualsiasi famiglia avrebbe fatto in una situazione simile".
Il padre, Giuseppe Sempio, ha confermato la versione della moglie, chiarendo anche il significato del contestato appunto ritrovato a casa con la dicitura “Venditti gip archivia X 20-30 euro”. "Tengo appunti di tutto, dalle bollette alle spese domestiche. Quelle cifre non hanno nulla a che fare con pagamenti illeciti: potrebbero essere marche da bollo o spese burocratiche", ha affermato.
Al centro delle verifiche restano però i movimenti bancari del 2016 e 2017. Le Fiamme gialle hanno ricostruito che oltre 40mila euro transitarono dai conti delle zie paterne a quello di Giuseppe Sempio. Di questi, circa 30mila furono prelevati in contanti e mai giustificati. Per gli inquirenti, quelle somme potrebbero essere state utilizzate per corrompere. Per la famiglia, invece, si tratta semplicemente di prestiti interni, un aiuto economico delle zie per sostenere le spese legali di Andrea.
"Il cerchio non si stringe attorno ad Andrea perché non ha fatto nulla", ha ribadito la madre, aggiungendo che la consulenza tecnica di Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, li aveva rassicurati sulla solidità della difesa.
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