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Cavallino-Treporti (VE), bambino di 6 anni scompare in spiaggia, trovato morto nella notte, il corpo in mare a 100 metri dalla battigia

I turisti presenti in spiaggia si sono mobilitati formando una catena umana nel tentativo di aiutare i soccorritori, che hanno proseguito senza sosta anche durante la notte, fino al drammatico epilogo

12 Agosto 2025

Cavallino-Treporti, bambino di 6 anni scompare in spiaggia, trovato morto nella notte, il corpo in mare a 100 metri dalla battigia

La catena umana formata dai bagnanti per cercare il piccolo

Si sono concluse nel modo più tragico le ricerche di un bambino di sei anni scomparso nel pomeriggio di lunedì sulla spiaggia di Cavallino-Treporti, lungo il litorale veneziano. Il corpo senza vita del piccolo è stato ritrovato nella notte, a circa un centinaio di metri dal punto in cui la madre lo aveva visto per l’ultima volta. Il ritrovamento è avvenuto in acqua, poco distante dal pennello di massi che delimita la battigia: il corpo era adagiato a 2m di profondità vicino ai frangiflutti.

Il bambino, Carlo Panizzo, originario di Roncade, in provincia di Treviso, si trovava in acqua quando è sfuggito allo sguardo della madre. Da quel momento sono scattate le ricerche, subito coordinate dalla Guardia Costiera. I turisti presenti in spiaggia si sono mobilitati formando una catena umana nel tentativo di aiutare i soccorritori, che hanno proseguito senza sosta anche durante la notte, fino al drammatico epilogo.

Cavallino-Treporti, bambino di 6 anni scompare in spiaggia, trovato morto nella notte, il corpo in mare a 100 metri dalla battigia

Col passare delle ore, le ricerche si erano fatte sempre più angosciose e le speranze di un esito positivo si affievolivano. Il piccolo era disperso da ore nel tratto di mare antistante la spiaggia del Cavallino. Era bastato un attimo, un momento di distrazione, e quando la madre si è accorta che il figlio non era più accanto a lei, era ormai troppo tardi. Le operazioni di soccorso, condotte con l’impiego di sommozzatori ed elicotteri, si erano protratte fino all’imbrunire senza dare alcun risultato.

Nella giornata di ieri si è assistito a una commovente gara di solidarietà. All’avvio delle operazioni di salvataggio, decine di turisti hanno deciso spontaneamente di unirsi e formare una lunga catena umana per scandagliare metro per metro il tratto di mare davanti alla riva. Purtroppo, ogni sforzo è stato vano. Dall’alto, l’elicottero dei Vigili del Fuoco mostrava un’immagine toccante: una fila ordinata di almeno cinquanta persone che avanzava lentamente lungo la battigia, scrutando con attenzione le acque calme. Ma del bambino non c’era traccia.

L’allarme era scattato intorno alle 16.00, quando la madre, in preda al panico, ha segnalato la scomparsa del figlio. Era una giornata calda, senza vento e con il mare completamente piatto. Le ricerche sono iniziate nell’arco di pochi minuti, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Venezia. Sul posto sono intervenute squadre di sommozzatori e il nucleo regionale dei Vigili del Fuoco del Veneto, che hanno impiegato anche moto d’acqua per perlustrare la zona. Dall’alto, l’elicottero ha continuato a sorvolare il tratto di mare di fronte alla spiaggia, ampliando progressivamente le traiettorie di ricerca.

Le operazioni si sono concentrate inizialmente nel tratto di mare antistante Ca’ Pasquali, in un’area compresa tra il campeggio Vela Blu e lo stabilimento Blue Sea. Coinvolti anche tutti i bagnini in servizio presso le torrette di salvataggio, mobilitati per battere ogni metro della zona, nella speranza – purtroppo vana – di trovare il piccolo ancora in vita.

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