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Belluno, presenta il "CineFrocium", rassegna dedicata ai film queer e LGBTQ+ in occasione del pride, critiche dei residenti: "Non ne avevamo bisogno"

La polemica però cresce tra i cittadini, non tutti infatti sono a favore della manifestazione. "Non ne sentivamo il bisogno", dichiarano alcuni, "Ora i film sono solo per i gay?"

07 Agosto 2025

Belluno, presenta il "CineFrocium", rassegna dedicata ai film queer e LGBTQ+ in occasione del pride, critiche dei residenti: "Non ne avevamo bisogno"

In preparazione al Belluno Pride 2025, in programma per il 27 settembre, prende il via "CineFrocium", una rassegna di cinema queer e LGBTQ+ all’aperto, gratuita e aperta a tutta la cittadinaza. L’iniziativa, promossa dalla Casa dei Beni Comuni, animerà Piazza Cloe Bianco (via Vecellio 82/I) con una serie di quattro serate di cinema e confronto, dal 9 agosto al 6 settembre.

La polemica però cresce tra i cittadini, non tutti infatti sono a favore della manifestazione. "Non ne sentivamo il bisogno", dichiarano alcuni, "Ora i film sono solo per i gay?".

Belluno, presenta il "CineFrocium", rassegna dedicata ai film queer e LGBTQ+ in occasione del pride, critiche dei residenti: "Non ne avevamo bisogno"

Il titolo dell’iniziativa sarebbe volutamente irriverente e provocatorio, come affermano gli organizzatori: "Abbiamo pensato che il format del cineforum sia un buon modo per comunicare concetti diversi e importanti nel periodo che precede il Pride"– spiegano gli organizzatori –. "Ogni film in programma è stato scelto per il suo valore nella cinematografia queer e per la sua capacità di aprire mondi e rompere gli schemi. Al termine di ogni proiezione ci sarà spazio per confrontarsi su ciò che si è visto e sulle proprie esperienze personali".

Tra i titoli in programma spiccano opere pluripremiate come "Tomboy" di Céline Sciamma e "Orlando", accanto a documentari di forte impatto sociale come "Born in Flames" e "Crip Camp". Alcuni film saranno proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Nonostante molte delle critiche provengano da cittadini non appartenenti alla comunità LGBTQ+, anche alcuni suoi membri si sono espressi in maniera contraria all'iniziativa. "Sembra un modo per celebrare il pride prima del pride", affermano alcuni bellunesi, "non sentiamo il bisogno di un evento dedicato ai film queer, il nome poi è di cattivo gusto".

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