30 Luglio 2025
Il tribunale del Riesame di Genova ha revocato gli arresti domiciliari a quattro dei cinque tifosi della Sampdoria finiti in manette per gli scontri con la polizia dopo il derby Genoa-Samp del 25 settembre 2024. La misura era stata disposta il 14 luglio scorso, 11 in totale i tifosi della Sampdoria coinvolti. Per due era stato disposto il carcere, per cinque, tutti tra i 21 e i 23 anni, i domiciliari con il braccialetto elettronico. Per altri quattro quattro è stato disposto l’obbligo di firma quotidiano, mentre uno si è reso irreperibile. Gli inquirenti avevano ricostruito una vera e propria “guerriglia” sia prima del match sia verso la fine, quando la partita era ancora in corso, utilizzando aste, bastoni, bottiglie reperite anche dalle campane di raccolta differenziata del vetro, che sono state volutamente rovesciate.
Secondo i giudici, nonostante siano «pericolosi», sono giovani, sostanzialmente incensurati, hanno un lavoro e si può concedere loro un’ultima chance, trasformando gli arresti domiciliari in obbligo di dimora notturno, per consentirgli di svolgere la professione con cui si mantengono. «Nel caso in esame - scrive il collegio - va rilevato che la condotta è indicativa di particolare pericolosità ed è condivisibile la valutazione del precedente giudice, in considerazione della gravità dei reati... sintomatici di indole violenta, di spregio delle regole e anche della ricerca di azioni concertate dove sfogare gli impulsi.... Ciò posto, si ritiene però che debbano essere valorizzati la giovane età, lo stato d’incensuratezza, la piena ammissione dell’addebito, la dichiarata disponibilità al risarcimento del danno e il regolare svolgimento di attività lavorativa».
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