26 Giugno 2025
Il 3 agosto del 2026 le carte d'identità cartacee non saranno più valide per l'espatrio: lo ha sancito il regolamento europeo numero 1157 del 2019, recepito quest'anno dall'Italia. La motivazione dietro alla decisione dell'Unione Europea starebbe in una presunta maggiore sicurezza dei documenti elettronici: la CIE, infatti, è dotata della cosiddetta Machine Readable Zone (MRZ), mentre quella tradizionale no, anche se ancora in corso di validità in Italia. Continua a essere valido l'espatrio con il proprio passaporto cartaceo.
La dimissione del documento di identità cartaceo sta proprio nell'assenza della MRZ, diventata obbligatoria con l'adozione del regolamento 1157/2019. La MRZ è una zona di lettura ottica composta da tre righe codifcate con tutti i dati anagrafici della persona leggibili dai sistemi automatici di controllo. La carta di identità elettronica è già dotata di questa tecnologia e quindi continuerà a essere valida per l'espatrio, in quanto rispondente ai requisiti fissati dall'Ue.
Per adeguarsi agli standard di sicurezza imposti dall'Europa e per continuare a viaggiare, i cittadini ancora dotati di carta d'identità cartacea dovranno richiedere quella digitale presso l'ufficio anagrafe del proprio comune di residenza.
Per richiedere la CIE, saranno necessari pochi elementi: la vecchia carta di identità (o, in caso di furto o smarrimento, un altro documento di riconoscimento, come la patente o il passaporto), una fototessera recente e un codice fiscale per i minori italiani. Sempre nel caso di minorenni che vogliano richiedere la carta d'identità valida per l'espatrio, dovranno presenziare entrambi i genitori, con i propri documenti di identità, insieme al minore. Il costo della carta di identità elettronica è di 22 euro e i tempi di produzione e consegna comprendono circa sei giorni.
La transizione verso la carta di identità elettronica potrebbe portare a un aumento dell'utilizzo delle credenziali CieD per usufruire dei servizi online della pubblica amministrazione, come più volte auspicato dal governo.
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