03 Giugno 2024
Si sono concluse le elezioni per il rinnovo degli organi dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola”. Sono stati resi noti i risultati di un’elezione che sarà ricordata come quella dello SPID e della CIE. Infatti, il voto si è svolto per cinque giorni esclusivamente in maniera telematica e, per potervi accedere, i giornalisti iscritti dovevano possedere lo SPID o la CIE.
Ebbene, in tanti ne erano sprovvisti o avevano credenziali scadute e per questo non sono riusciti a votare. In tutta Italia ci sono stati 5920 votanti, pari al 16,62% degli aventi diritto al voto. La regione in cui ci sono stati più votanti è stata la Lombardia con 1048, pari al 12,15%, mentre la regione con la più alta affluenza è stata incredibilmente l’Abruzzo, con una partecipazione bulgara pari al 70,38%. Per contro c’erano regioni, come avevamo già scritto, in cui i candidati erano già matematicamente eletti, in quanto erano gli unici in lista e lottavano contro sé stessi.
Così regioni come Molise e Sardegna hanno eletto i propri rappresentanti con appena 17 preferenze totali. Un meccanismo di voto su cui il nuovo consiglio di amministrazione dovrà in qualche modo ragionare, visto che sono state penalizzate inevitabilmente le regioni più grandi e con la più alta partecipazione di voto, e che probabilmente avrebbero diritto a qualche rappresentante in più. Quanto ai risultati finali si è registrata una netta vittoria della componente Controcorrente (quella vicina ai vertici della FNSI, e in particolare alla segretaria Alessandra Costante). Numeri alla mano Controcorrente porta a casa 36 seggi sui 52 disponibili, e nello specifico in Sardegna, Umbria, Marche, Liguria, Valle D’Aosta, Puglia (2 seggi), Emilia-Romagna (3 seggi), Piemonte (1 seggio), Abruzzo, Sicilia (2 seggi), Campania (1 seggio), Toscana (3 seggi), Veneto (3 seggi) e Trentino-Alto Adige. A questi vanno aggiunti i 6 seggi conquistai nel Lazio, con Massimo Marciano (già fiduciario Inpgi nella regione e con vari incarichi proprio in Inpgi) che ha sbancato con 507 voti, portandosi dietro i compagni Beatrice Curci, Marina Testa, Maurizio Pizzuto, Andrea Rustichelli e Daniela Molina. Bottino pieno anche in Lombardia, dove sono stati conquistati 8 seggi con Fausta Chiesa (396 voti), Stefano Gallizzi, Domenico Affinito, Paolo Piero Pirovano, Franco Ordine, Roberto Casalini, Antonio Armano ed Elio Silva. All’opposizione (anche se sono gruppi diversi e quindi non proprio assimilabili) restano 16 seggi, conquistati in Molise, Calabria (dove c’è il leader della Figec – il sindacato alternativo alla FNSI - Carlo Parisi), Piemonte (2 seggi), Friuli-Venezia Giulia, Campania (2 seggi), Sicilia e Basilicata. Nel Lazio dopo Controcorrente si è piazzato il gruppo di Inpgi@Futuro, che nasce dall’esperienza in Stampa Romana (con le componenti Informazione@Futuro e Pluralismo e Libertà) e che ha eletto l’attuale presidente della consulta uffici stampa, Antonio Ranalli (271 voti), Daniela Novelli (membro della segreteria di Stampa Romana) e Elena G. Polidori (già in Fnsi e nell’ultimo consiglio generale dell’Inpgi). Non ce l’hanno fatta i decani Pierluigi Franz (espressione di Figec, con 229 voti) e il vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Roberto Rossi (176 voti), penalizzati dal voto elettronico (con le urne fisiche sarebbe stato scritto probabilmente un altro finale). In Lombardia i 4 seggi restanti sono stati conquistati da Enrico Castelli e da Claudio Scarinzi, Guido Franklin Besana e Daniela Stigliano. Nei prossimi giorni, dopo la proclamazione degli eletti, ci sarà la convocazione dell’assemblea che provvederà all’elezione del consiglio di amministrazione (5 membri) e del consiglio di indirizzo generale (47 membri).
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