01 Giugno 2025
Fonte: Facebook, @Stefano Addeo
Minacce di morte social alla figlia di Giorgia Meloni, Ginevra. Tramite un post choc comparso sul suo profilo, il docente campano di tedesco Stefano Addeo ha augurato la morte alla primogenita della premier, prendendo in esame un recente caso di omicidio per fare un parallelismo: "Auguro alla figlia della Meloni la stessa sorte della ragazza di Afragola (Martina Carbonaro, ndr)". Così la premier: "Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza".
Odio social contro la figlia di Giorgia Meloni, vittima di vere e proprie minacce di morte. L'aggravante, è che a perpetrarle sia stato un docente campano di tedesco. Si tratta di Stefano Addeo, nato nel 1960, professore in un liceo di Cicciano. Dal 1993 fino al 2006 ha insegnato anche a Riva del Garda, all’istituto Floriani, in provincia di Trento.
Addeo si è poi scusato per il post: "È stato un gesto stupido, scritto d'impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo. Mi rendo conto della gravità ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo".
Solidarietà familiare e non solo per la premier. Così la sorella Arianna: "Quanto ancora dobbiamo sopportare? Fin dove dobbiamo arrivare? Rispetto a questa ignobile barbarie, tutto lo sdegno possibile! La condanna sia unanime e forte. A mia sorella Giorgia e a mia nipote giunga il mio più affettuoso e protettivo abbraccio", scrive la segretaria politica di Fdi.
"Il livello di odio verso Giorgia Meloni e la sua bambina è inaccettabile. La solidarietà non basta più: ora serve una risposta esemplare. La critica politica è una cosa, ma l'odio umano, e ancor più verso i bambini, non può avere diritto di cittadinanza", fa eco sempre su X il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Galeazzo Bignami.
Il ministro degli Esteri e vicepremier Tajani: "Ho letto di quello che hanno scritto a proposito della figlia di Giorgia Meloni, mi sembra veramente incredibile, soprattutto prendersela con la bambina è da vigliacchi, lo dico da padre e da nonno, sono inorridito dal solo fatto che qualcuno possa aver pensato una cosa del genere, sono solidale con il presidente del Consiglio e la sua famiglia e mi auguro che a nessun altro venga in mente di scrivere cose del genere".
Così invece il ministro dell'Istruzione Valditara: "La figura del docente è di straordinaria importanza nella formazione dei giovani, non solo nell'impartire saperi ma anche nell'educare al rispetto verso gli altri. È indispensabile che i docenti siano per primi sempre consapevoli della responsabilità e del valore sociale del loro ruolo. Non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il Ministero sanzionerà quanti non sono degni di far parte della nostra scuola".
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