21 Maggio 2025
Fonte: LaPresse
Non è soltanto l’impronta rinvenuta nei pressi del corpo senza vita di Chiara Poggi a complicare la posizione di Andrea Sempio, ora indagato nel nuovo filone d’inchiesta sul delitto di Garlasco. Con il passare del tempo, infatti, emergono ulteriori elementi che alimentano i sospetti nei suoi confronti, nonostante Sempio abbia sempre ribadito la propria innocenza. In particolare è emerso un malore, mai verbalizzato, accusato da Sempio durante l'interrogatorio 4 ottobre 2008 e alcuni biglietti da lui scritti, ritrovati dentro la spazzatura.
Il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, titolari del fascicolo, hanno scoperto che il 4 ottobre 2008, durante un interrogatorio, Sempio avrebbe accusato un malore proprio davanti ai carabinieri, nel momento in cui mostrò uno scontrino del parcheggio come alibi. Tuttavia, quell’episodio non venne mai verbalizzato. A confermare la circostanza sarebbero oggi gli archivi del 118, che documentano l’intervento di un’ambulanza durato circa 40 minuti per soccorrere l’uomo, colpito da un calo di pressione all’inizio dell’interrogatorio. Un dettaglio che, sebbene in modo involontario, è stato confermato anche dalla madre di Sempio, Daniela Ferrari, durante un colloquio con l’inviato delle Iene, Alessandro De Giuseppe. La donna avrebbe avuto a sua volta un mancamento durante un confronto con gli inquirenti, che la stavano incalzando su una possibile conoscenza con un vigile del fuoco di Vigevano, forse incontrato la mattina del 13 agosto 2007, giorno del delitto.
L’indagine si è inoltre estesa anche attraverso appostamenti notturni nei pressi dell’abitazione di Sempio. Proprio durante queste operazioni, gli investigatori avrebbero rinvenuto, nella spazzatura, alcuni biglietti manoscritti contenenti frasi inquietanti, che lascerebbero trasparire un "forte turbamento interiore", pur senza fare espliciti riferimenti all’omicidio. In particolare, uno dei fogli riportava la frase: “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”. Questi scritti sono ora al vaglio degli inquirenti.
Intanto in queste ore un supertestimone ha portato alla luce documenti e testimonianze mai emersi prima, centrando l’attenzione anche sulle gemelle Cappa, Stefania e Paola, che sarebbero state viste a Tromello con un borsone pesante dopo l’omicidio.
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