15 Maggio 2025
Chiara Poggi, Stefania e Paola Cappa e il canale di Tromello
Il delitto di Garlasco è ancora avvolto nel mistero, ma potrebbe presto arrivare una svolta grazie al ritrovamento nel canale di Tromello di alcuni pezzi di ferro. Il luogo scandagliato dagli agenti è vicino alla casa della nonna delle due cugine di Chiara Poggi, le gemelle Cappa.
Sono passati 26 anni dalla morte di Chiara Poggi avvenuta il 13 agosto del 2007 nella villetta di famiglia in un paese deserto per le ferie. Diciotto anni dopo, mentre Alberto Stasi, il colpevole condannato in via definitiva, continua a scontare la pena, ora in semilibertà, le indagini ora vertono su Andrea Sempio e gli inquirenti cercano l'arma del delitto in diversi luoghi, sfruttando anche una testimonianza, quella del dipendente dell’Asm Marco Muschitta, impegnato nell’ispezione dei tombini a Garlasco la mattina dell’omicidio. L'uomo aveva parlato di "un oggetto di metallo pesante tipo attrezzo da camino" che una donna avrebbe gettato in un corso d’acqua mentre era in bicicletta. Il testimone ha anche fatto il nome di questa persona. Si tratterebbe di Stefania Cappa, mai indagata né allora né oggi e con un alibi verificato. Lei è una delle due gemelle cugine di Chiara Poggi.
Nella giornata del 14 maggio 2025, gli inquirenti hanno cercato l'arma del delitto in alcune zone specifiche fra cui il canale di Tromello, che scorre accanto alla casa della nonna delle gemelle Cappa, a 10 minuti da Garlasco. Proprio lì sono stati ritrovati dei pezzi di ferro non meglio specificati. Inizialmente si era parlato di un martello, che sarebbe l'unico oggetto mancante dalla casa di Chiara Poggi. Poi si era parlato di un attizzatoio, stesso oggetto che secondo un testimone anonimo che ha parlato con le “Iene“ sarebbe stato gettato da una ragazza nell’acqua poco dopo l’omicidio. Ora si parla solo di pezzi di ferro. Non si sa né che cosa siano né a chi appartengano. E' stata perquisita anche l'abitazione.
I vigili del fuoco hanno usato i metal detector e scandagliato tutto il greto, già pulito ma non a fondo, nel 2018. Hanno ripescato alcuni oggetti, definiti compatibili con quanto si cercava, ma da analizzare. Fra questi, il bracciolo di ferro di una sedia.
"Tutti i periti tranne uno – afferma il legale dei Poggi, Gian Luigi Tizzoni – indicano come un martello”. Ma anche in questo caso, andrebbe valutata la compatibilità dell’oggetto, che i testimoni indicano come un attrezzo da fuoco. “Tutti gli oggetti per il camino sono al loro posto”, hanno detto i Poggi. Quanto ritrovato è stato sequestrato e i carabinieri invitano alla prudenza.
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