21 Aprile 2025
Papa Francesco (fonte LaPresse)
Scopriamo che cosa succede dopo la morte del Papa e dunque, in questo caso, dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta alle ore 7:35 del 21 aprile 2025. Il decesso del Pontefice segna l'inizio di un rituale dalla tradizione millenaria, caratterizzato da cerimoniale rigoroso, ma che nel corso degli anni ha subito alcune modifiche. Le ultime sono state introdotte da Bergoglio il quale ha snellito e reso molto più semplici i riti.
Quando muore un Papa inizia la cosiddetta sede vacante (in latino sedes vacans). In generale questo termine fa riferimento al periodo che si verifica quando una diocesi o una Chiesa particolare resta priva di guida, ossia quando viene a mancare il vescovo in carica. Per evitare un vuoto di potere, queste circostanze vengono regolamentate precisamente dal Codice di diritto canonico. Un caso particolare è quando a essere vacante sia la Sede apostolica (la Santa Sede).
Dopo la morte del Papa tra i momenti più significativi vi sono l'accertamento della scomparsa, la sepoltura, la riunione del Conclave chiamato a scegliere chi sarà il nuovo Papa.
Come primo step c'è l'accertamento della morte del Papa fatto dal Camerlengo, il cardinale incaricato di amministrare le finanze della Santa Sede e di presiedere il governo della stessa durante il periodo conosciuto come "sede vacante". L'accertamento avviene davanti ad altre due figure: il maestro delle celebrazioni liturgiche e il segretario e cancelliere della Camera apostolica.
Per decretare il decesso del Pontefice, secondo la tradizione, il Camerlengo chiamava tre volte il Pontefice con il nome di battesimo mentre gli batteva la fronte con un martelletto. Se non riceveva risposta, pronunciava la frase Vere Papa mortuus est ("Il Papa è veramente morto"). Questo rituale è attestato fino al 1878 con la morte di papa Pio IX, accertata dal Camerlengo Gioacchino Pecci, il futuro Leone XIII. Negli ultimi decenni, la morte di un Pontefice viene decretata da un medico. La frase in latino viene comunque riportata dal Camerlengo sul certificato di morte del Pontefice redatto dalla Cancelleria Apostolica, la cui pubblicazione dà il via all'inizio del periodo di "sede vacante". Dal 2019 il cardinale Camerlengo è Kevin Joseph Farrell.
La guida temporanea spetta al Collegio dei Cardinali, che però non può introdurre innovazioni o prendere decisioni vincolanti per il futuro.
Il camerlengo assume la responsabilità della gestione economica e amministrativa della Santa Sede e prepara il Conclave. Tra le sue funzioni c'è anche la supervisione delle esequie del Pontefice. I cardinali residenti a Roma saranno ora riuniti da Farrell in quotidiane Congregazioni Generali con le quali prenderanno Collegialmente le decisioni e potranno anche conoscersi meglio tra loro in vista del Conclave.
Dopo la morte del Papa, si osservano nove giorni di lutto ufficiale, detti novendiali. Durante questo periodo vengono celebrate messe solenni in suffragio dell’anima del Papa defunto, culminanti nei funerali pontifici, che saranno presieduti dal decano del Collegio cardinalizio.
Tradizionalmente, il Conclave comincia tra il 15 e il 20 giorno dalla morte del Papa, per dare il tempo a tutti i cardinali elettori di raggiungere Roma.
Tuttavia, Papa Benedetto XVI modificò la norma per permettere di anticipare il Conclave nel caso tutti i cardinali siano già presenti. Per il tempo del Conclave i cardinali elettori (quelli che hanno meno di 80 anni al giorno della sede vacante) si trasferiscono nella Domus Santa Marta, dove resteranno isolati fino alla fine delle votazioni.
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