14 Aprile 2025
fonte: X @Michelangelo Bucci
Dopo il reportage nel Kursk, l’inviata di guerra della Rai Stefania Battistini ha ricevuto, nel campo di concentramento di Fossoli, il premio “Odoardo Focherini” sulla libertà di stampa. Tuona il Cremlino con Maria Zakharova: “Una presa in giro della memoria delle vittime del fascismo".
È durissimo l’attacco arrivato da Mosca all’indirizzo della giornalista Rai Stefania Battistini, insignita del premio "Odoardo Focherini" per la libertà di stampa 2025. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito la scelta "una presa in giro della memoria delle vittime del fascismo", criticando apertamente la cerimonia svoltasi all’ex campo di concentramento di Fossoli, luogo simbolo della memoria e della resistenza italiana.
Secondo quanto riportato dall’agenzia "Ria Novosti", la diplomatica russa ha accusato Battistini di “non denunciare la natura neonazista del regime di Kiev” e di aver diffuso “materiali esclusivamente propagandistici” che puntano a “scaricare le responsabilità dei crimini di guerra ucraini sulla Russia”.
Battistini, inviata di guerra per il TG1, ha preferito non commentare direttamente le parole di Zakharova: "Mi sono ripromessa di parlare solo con il mio lavoro e con i fatti", ha dichiarato.
Non è la prima volta che la Russia “prende di mira” la cronista italiana. Lo scorso ottobre, infatti, un tribunale di Kursk ha emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti e di Simone Traini, altro inviato del TG1, con l’accusa di essere entrati illegalmente nel territorio russo al seguito delle truppe ucraine. Anche in quell’occasione non mancò la solidarietà delle istituzioni e delle associazioni italiane.
A sostenere con forza Battistini di accuse è stata l’Associazione Stampa Modenese, tra i promotori del premio, attraverso le parole del presidente Pier Paolo Pedriali: "Un premio che ha colto nel segno, se addirittura il Cremlino si scomoda per attaccarlo con parole così violente, come accaduto anche con il Presidente Mattarella". Pedriali ha sottolineato come sia inaccettabile che “persino un luogo sacro per la nostra memoria, come il campo di Fossoli, e una figura di grande ispirazione per tutti, come Odoardo Focherini, vengano strumentalizzati per alimentare una propaganda bellica”.
“Ricevere questo premio proprio a Fossoli mi ha profondamente commossa. – ha commentato Battistini dopo la cerimonia – Focherini resta per me uno degli esempi più alti di come l’amore per la libertà di pensiero e per la dignità della persona possano andare oltre la professione”.
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